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Il sindaco promette battaglia al rumore

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Puòcapitare anche questo sotto il cielo di una delle estati più roventi quanto a polemiche sulla movida di Ostia. Risse, accoltellamenti, una discoteca chiusa dalla Questura, feste spontanee in strada e soprattutto la rivolta dei cittadini che chiedono silenzio e pace. Un sopralluogo del sindaco Gianni Alemanno sembrava quasi inevitabile. Una visita guidata tra i piaceri forti delle notti del lido, per valutare il lavoro delle forze dell'ordine sul campo e insieme comprendere in prima persona l'ondata delle proteste dei residenti contro i decibel scassatimpani a tutte le ore e in ogni giorno della settimana. «È necessario trovare un equilibrio tra vocazione turistica del territorio e lavoro degli imprenditori, e sicurezza e desiderio di tranquillità degli abitanti», ha spiegato Alemanno all'inizio del suo tour che però non ha reso a pieno lo scenario di caos e delirio, che Ostia ha restituito in altre serate da bollino rosso. Sul tavolo delle questioni irrisolte, discusse dal sindaco con il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani e l'assessore alla vigilanza urbana Amerigo Olive, soprattutto l'impossibilità per la Municipale di poter elevare multe per i decibel di troppo, perennemente al di sopra dei limiti di legge da queste parti, nonostante i dati effettivi dei fonometri. Compito che spetta infatti solo all'Arpa. «Il prefetto si sta interessando per sollecitare l'Agenzia a intervenire a Ostia con i rilevamenti del caso», ha assicurato Vizzani. «In caso disporremo ordinanze ad hoc a difesa dei cittadini», ha proposto il sindaco, rimasto in visita sul lido fino alle 2 e che ha anche annunciato, nuovamente, per il 5 luglio la presentazione a Ostia del waterfront, parlando di un «progetto ancora aperto, in divenire».

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