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Rapine in tuta da sci Arrestati i "compari"

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Una volante della polizia

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Si camuffavano con tute da sci a maggio inoltrato per mettere a segno i colpi. In rapida successione tra la metà e la fine di maggio sono 6 le rapine che recano la firma dei due “Compari”, come si definivano tra loro. Si tratta di un 19enne ed un 22enne, attorno ai quali si è stretto il cerchio degli investigatori del Commissariato Spinaceto, guidati dalla dr.ssa Maria Sironi. La fascia oraria per agire era ricompresa tra le 19 e le ore 22. Tutto il materiale per mettere a segno i colpi, con bottini che variavano da poche centinaia a qualche migliaio di euro erano custoditi in un'auto rubata lo scorso 5 maggio e lasciata in sosta. Il primo dei due “ compari”, 19enne incensurato, è stato bloccato dagli agenti dopo una intensa attività investigativa che si è concentrata sui pregiudicati della zona in seguito alle indagini scattate in relazione agli episodi criminosi verificatisi. Dopo appostamenti e pedinamenti che hanno consentito agli investigatori di costruire il quadro indiziario a carico del giovane, una volta accompagnato in ufficio, ha ammesso il proprio coinvolgimento nelle rapine. In particolare, messo alle strette dagli agenti, ha descritto nel dettaglio la dinamica di uno dei colpi messi a segno a danno di una videoteca di via Pianeta Terra, dello scorso 14 maggio, in occasione della quale la cassa dopo il “prelievo” del denaro ha scaraventato in terra il registratore di cassa danneggiandolo. Diversa sorte invece è toccata al “compare” , 22enne, a carico del quale invece gravano numerosi precedenti di polizia. Probabilmente, avvisato del fermo del suo complice, ha tentato di allontanarsi rapidamente dalla Capitale a bordo di un auto, ma è stato tradito dalla troppa fretta, che inducendolo in una guida imprudente lo ha visto coinvolto in un incidente stradale. L'immediato intervento degli investigatori del Commissariato, che erano già sulle sue tracce, ha consentito di far scattare nei suoi confronti il fermo di indiziato di delitto. Lo stesso, nell'immediatezza dei fatti, è stato trovato in possesso delle chiavi dell'auto rubata utilizzata come deposito degli “abiti da scena”. All'interno dell'abitacolo gli agenti hanno quindi avuto la conferma del quadro indiziario a carico dei due rapinatori. Sono stati infatti rinvenuti tutti i capi di abbigliamento utilizzati nel corso delle rapine, tra cui tute da neve, scalda collo, guanti e una pistola risultata poi a gas priva del tappo rosso di sicurezza. All'interno della stessa auto è stato trovato anche una cassetta di sicurezza e dei buoni benzina che sono poi risultati provento di un furto, avvenuto poco prima del fermo, in danno di un distributore di benzina. Tra gli oggetti sequestrati, oltre ad alcuni caschi integrali, anche una maglia di colore grigio con la scritta “sono troppo sexy per lavorare”. Le rapine venivano messe a segno con sistematicità a ridosso dei fine settimana. In corso le indagini per verificare il coinvolgimento dei due fermati in altri episodi verificatisi nella zona con le stesse modalità.

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