Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

I 500 milioni di euro che il governo ogni anno versa a Roma Capitale serviranno come garanzia di un finanziamento che un pool di banche erogherà in favore del Campidoglio.

default_image

  • a
  • a
  • a

Ilfinanziamento strutturale del governo servirà come garanzia per queste anticipazioni. In questo modo, il Campidoglio potrà disporre di liquidità a breve termine per pagare i fornitori, inoltre risparmierà circa 40 milioni di euro all'anno nel conto interessi sul ripianamento del debito strutturale di oltre 12,3 miliardi di euro. I 4 miliardi che il Comune potrà richiedere alle banche sono divisi in due tranche: una da 1,5 miliardi, con finanziamento a breve termine (3 anni) erogato dagli istituti di credito privati, un'altra di 2,5 miliardi a lungo termine finanziata dalla Cassa Depositi e Prestiti. Nelle casse capitoline verrà versata una prima quota del finanziamento e sarà utilizzata per ammortamento mutui, restituzione di anticipazioni di Cassa corrisposte alla gestione Commissariale e pagamento di mandati 2011 inevasi. «Con questo accordo entriamo in possesso delle risorse necessarie per una risposta al mercato e per pagare i fornitori - ha spiegato Alemanno - da oggi c'è una prospettiva economica stabile per il Campidoglio e lanciamo al mercato un segnale forte di credibilità». Il commissario straordinario, Massimo Varrazzani, ha sottolineato «l'importanza di un accordo che coinvolge operatori pubblici e privati». L'accordo siglato è di durata triennale, con possibilità di rinnovo. Per il Pd commenta il vicepresidente della commissione Bilancio, Alfredo Ferrari: «Bene l'accordo fra banche e Cassa Depositi e Prestiti, arrivato dopo tre anni. Occorre dire che l'operazione ha permesso alle banche di diventare creditrici dello stato per 350 milioni annui e creditrici nei confronti della gestione ordinaria di Roma per 150 milioni».

Dai blog