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Alla Pisana la mozione anti-Polverini diventa un boomerang per la Sinistra

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Quellepronunciate, alla vigilia dei ballottaggi, dalla governatrice Renata Polverini sulla «fine della coalizione» hanno causato una tempesta, rimasta tuttavia in un bicchiere d'acqua. La mozione di sfiducia alla presidente presentata ieri alla Pisana dall'opposizione finisce in un mezzo boomerang: la minoranza si spacca (l'Api e la lista civica si sono astenute) anche se le fragilità della maggioranza restano. Dal canto suo la governatrice rilancia l'azione amministrativa: Piano casa, Piano rifiuti, legge sul cinema. «Oggi usciamo più forti - ha detto la Polverini - da qui inizia un nuovo ciclo». Non rinnega le accuse alla «lentezza» dell'Aula e insiste sulla sinergia tra Giunta e Consiglio: «Sui grandi provvedimenti ci sia il frutto di una mediazione costante e continua. Non ci sto a essere una presidente contestata per l'inefficienza del Consiglio». Dal canto suo, il presidente della Pisana, Mario Abbruzzese, pur riconoscendo che quello della Polverini è stato «un appello all'unità su argomenti seri e importanti che abbiamo all'ordine del giorno», ha precisato: «I lavori d'Aula di questo primo anno della legislatura sono stati impostati sulla serietà e sulla correttezza ma soprattutto da un punto di vista numerico quest'Aula ha prodotto più del primo anno dell'amministrazione Marrazzo. Quindi, non è vero che ha lavorato poco». Il capogruppo del Pd Esterino Montino rilancia: «Li aspettiamo alla prova dei fatti». Mentre quello di Sel, Luigi Nieri, è già convinto: «La maggioranza non andrà lontano, perché al di là del voto di oggi non c'è più coesione». «I problemi restano sul tappeto» spiega il numero uno dell'Idv Vincenzo Maruccio. Ottimista il capogruppo di Fli, Francesco Pasquali: «La maggioranza ha ribadito la propria coesione e, come fortemente auspicato dalla presidente Polverini, d'ora in avanti lavorerà con rinnovata sinergia». Il leader de La Destra, Francesco Storace, critica l'opposizione: «Avete fatto tutto da soli. Non date a noi le vostre responsabilità». A. D. M.

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