Alemanno: mi ricandido ma facciamo le primarie
Il Pdl lo aveva messo al riparo ma il sindaco Gianni Alemanno è uscito allo scoperto e ha annunciato che è pronto a partecipare alle primarie per scegliere il prossimo candidato sindaco di Roma. «Penso che le primarie si debbano fare sempre in ogni caso, quindi anche quando c'è una ricandidatura, perché è un momento di mobilitazione», ha detto Alemanno, sottolineando che «in ogni luogo dove ci sono candidature monocratiche, dal sindaco del più piccolo paese, ai presidenti di Regione e di Provincia fino al premier le primarie vanno sempre utilizzate». Insomma, ha concluso, «io mi voglio ricandidare, quindi se il partito lo riterrà opportuno mi candiderò anch'io alle primarie». A tirare in ballo le consultazioni è stato il leader de La Destra, Francesco Storace. Tre giorni fa in un'intervista a Il Tempo l'ex presidente della Regione Lazio ha criticato la decisione del ministro Calderoli di presentare una proposta di legge per trasferire i ministeri al Nord e, deluso dalla difesa della Capitale messa in atto dal sindaco, ha lanciato una provocazione: «Alemanno vada a fare il ministro, da lì riuscirà a difendere la Capitale molto meglio di come sta facendo da sindaco». Ovviamente, ha aggiunto Storace, in questo caso ci saranno le elezioni anticipate. Niente paura: «Facciamo le primarie per scegliere il candidato sindaco. In questo modo - è stato il ragionamento del segretario de La Destra - si complicherebbe la vita anche al centrosinistra perché il presidente Nicola Zingaretti non potrebbe dimettersi prima e far precitare la Provincia di Roma, con il rischio di perdere anche quella». In ogni caso Storace è pronto a scendere in campo. Il programma? «Mutuo sociale per far comprare casa a tutti, preferenza agli italiani nei servizi pubblici, sicurezza e mobilità più rapida». Soltanto una «provocazione» per alcuni esponenti del Pdl che si sono affrettati a chiudere alle primarie: «Considerando che il sindaco ha più volte ripetuto che ha intenzione di ricandidarsi, non ci sarà bisogno di fare le primarie. Credo che questa proposta fatta da Storace, almeno a Roma, rimane un esercizio stilistico; Francesco lo conosciamo...» ha minimizzato il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso. Gli ha fatto eco il segretario romano del partito, Gianni Sammarco: «Il presidente Storace, che conosciamo tutti per acume e intelligenza politica, ha voluto sicuramente dare una scossa a tutto il centrodestra. Roma ha già il suo sindaco e nessuno ha in agenda la ricerca di un candidato alternativo». Insomma, le primarie «non serviranno in prospettiva del 2013, in quanto Gianni Alemanno, com'è suo diritto, ha già dichiarato numerose volte di volersi ricandidare» ha concluso Sammarco. Non poteva mancare il colpo di scena, con il sindaco di Roma che invece sposa le primarie (ma non il trasloco al governo suggerito dal numero uno de La Destra). Dal canto suo, Francesco Storace sorride: «Vorrà dire che farò io il ministro».