Ingannata col sexy calendario
Doveva essere solo qualche scatto per lavoro. Un servizio fotografico come tanti. Di quelli che ballerine e modelle fanno per calendari e riviste. Ma invece lei, secondo la ricostruzione della procura, è stata presa a parolacce, minacciata e truffata. La vittima è una biondissima ventisettenne, ex corteggiatrice dei tronisti di «Uomini e Donne», il programma pomeridiano di Maria De Filippi. Si chiama Alessandra e ha fatto la sua apparizione nel talk show di Canale 5 nel 2007. Da dodici anni fa la ballerina. Danza al ritmo della musica black. Ma è anche coreografa dei Centocelle Nightmare. Nel novembre del 2006 Alessandra risponde a un annuncio per un servizio fotografico. Un provino per un casting di un'importante casa di lingerie francese. Il 3 novembre si presenta in via Carlo Lasinio, un'abitazione privata che il fotografo Stefano Grimaldi, per l'occasione, trasforma in studio fotografico. Passa il primo test e viene richiamata dallo stesso Grimaldi dopo circa due settimane per effettuare il «vero» servizio. Lei posa per circa cento scatti, anche seminuda con i soli indumenti intimi, spiega nella sua accusa il pm. Ma, finito il servizio fotografico, i contatti per entrare nel cast della casa di lingerie non si concretizzano. Anzi. Alessandra prova a chiamare Grimaldi e lui non risponde. Insiste per molti giorni. Alla fine riesce a riattivare i contatti, e il fotografo prova a rimediare offrendole un servizio fotografico per una rivista. La modella si presenta al giornale e qui subito chiariscono i fatti: non saremo noi a pagarti, bensì Grimaldi perché a lui diamo in cambio spazi pubblicitari gratuiti sulla nostra rivista, le spiegano. Lei accetta. E fa le foto. Nuovamente, però, dopo il lavoro Grimaldi sparisce. E intanto gli scatti di Alessandra, rimasta a mani vuote, finisco in edicola. Prova a ricontattare l'uomo, finché questi non le dà appuntamento in un negozio di ottica. Ma all'incontro lui non si presenta. Si sentono al telefono mezz'ora più tardi: Alessandra minaccia di denunciarlo. La reazione dell'uomo, è scritto tra le carte dell'accusa, è brutale: «Brutta stronza, sei una deficiente, testa di cazzo... cretina». La minaccia. Le dice che non sa contro chi si sta mettendo. La terrorizza. Alessandra decide così di andare dai carabinieri. Si aprono le indagini. Poi il processo. Grimaldi è imputato di truffa, minacce e ingiuria. Il 14 dicembre si ripresenterà davanti i giudici del Tribunale penale e, è probabile, darà la sua versione dei fatti. «Speriamo che le ragioni della ragazza che lavora nel mondo della spettacolo - spiega l'avvocato di parte civile David Santodonato - vengano riconosciute. Perché Alessandra non ha subito solo una truffa, ma è stata anche vittima di minacce che le hanno provocato un grave stress».