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Sul pontile «Noi nell'Unità d'Italia»

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OSTIAProvate a dire ai vostri figli che li portate al mare per dargli una lezione di storia. E poi guardate che faccia fanno. Ma se li accompagnate sul Pontile potrete facilmente raccontargli come eravamo. Sarà semplice come raccontare una favola: basterà soffermarsi davanti ai dieci pannelli giganti con le foto storiche di Ostia, allestiti nell'eccezionale mostra che celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia, fino al 12 giugno. E leggendo insieme ai bambini le didascalie impareranno a conoscere gli albori e lo sviluppo del territorio lidense da palude a città. E senza noia. Da ieri il Pontile di Ostia è ripartito alla grande con «Approdo alle Lettura». Insieme ai cento appuntamenti gratuiti - musica, arte, spettacoli, risate, dibattiti e tanti libri - che ci accompagneranno per tutta l'estate fino al 18 settembre, c'è anche un pezzo della storia di Roma. È la storia di Ostia, raccontata da una mostra fotografica che celebra l'Unità d'Italia, con le fotografie di un Lido che non potremmo più guardare se la sociologa Caterina Dini, che da 20 anni, con la casa editrice Publidea 95 promuove la conoscenza del litorale romano, non le avesse raccolte e catalogate. Sono nate così le 10 tavole sinottiche «Noi nell'Unità d'Italia», sottotitolo: «il perché del fenomeno storico che ha portato alla fondazione di uno stato unitario e alla trasformazione del litorale ostiense». Poi l'idea di farne una mostra sul pontile, uno dei simboli di Ostia, e uno dei luoghi più frequentati. Dal 2 giugno 350 mila persone hanno fatto tappa a Ostia. È anche così che si impara. Senza noia. Lo sa bene la sociologa Dini, con i suoi progetti didattici per le scuole. «Sono convinta - dice Dini - che un futuro migliore si programma promuovendo tra i giovani studenti la conoscenza delle proprie origini storiche e sociali».

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