Ricomincia il balletto taxi Tre giornate di sciopero
.Il nuovo regolamento taxi, così come l'adattamento delle tariffe, aveva già paralizzato l'attività dell'Assemblea capitolina sotto Natale. Poi il "papocchio" delle tariffe e oggi, con un nuovo tavolo aperto per arrivare finalmente a una soluzione che mettesse d'accordo sindacati dei tassisti, consumatori e amministrazione, si ricomincia. Federtaxi-Cisal, Ati, Cisl Taxi, Mit, Ugl Taxi e Unica Cgil non solo hanno confermato lo sciopero di martedì (dalle 8 alle 22) ma hanno rilanciato con altre due giornate di stop, il 19 e il 27 giugno, oltre a diverse forme di mobilitazione a oltranza. Il motivo? Alemanno, dopo l'incontro con i rappresentanti dei sindacati, dice di non comprenderlo affatto. Il nuovo regolamento (che non tratta dell'aumento delle tariffe) è stato approvato prima dalla commissione consultiva poi dalla giunta capitolina. Dovrà ora superare l'esame dell'Aula. Il nodo è, secondo gli "oltranzisti" la mancanza di strumenti per la lotta all'abusivismo. In realtà quello che tiene bloccata la categoria (e la città) è la faida interna ai sindacati, in lotta tra loro da almeno un paio d'anni. Il fronte composto da Uri, Confartigianato, Uti, Ata casartigiani, Cna, Fast-Uil Trasporti, Atapl Claai, Assartigiani, Uritaxi Lazio, Ciisa Taxi ha infatti deciso di rinviare l'assemblea di categoria a dopo l'approvazione definitiva del regolamento da parte dell'aula Giulio Cesare. La nuova disciplina del settore, a dirla tutta, prevede sei milioni di euro di incentivi «cosa non da poco in un momento come questo», ha sottolineato il sindaco. Una verità assoluta con la quale qualcuno dovrà fare i conti pensando a migliaia di persone in difficoltà per la casa o per l'assistenza sociale. Difficile credere che il motivo sia l'obbligo della ricevuta automatica che non ha alcun valore fiscale. Probabile che il regolamento non vada a genio perché frutto dell'accordo tra Bittarelli (Uritaxi-3570) e Rienzi (Codacons). Lo sciopero appare dunque più un atto di guerra interna. Sufficiente per mettere in ginocchio una città? E ancora non si è parlato di tariffe.