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Scrivani e call center La vita oltre le sbarre

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La vita dentro la casa circondariale Nuovo Complesso Rebibbia non si svolge solo in cella. I detenuti possono lavorare. Ma devono guadagnarsi la fiducia degli agenti. Sono per lo più i carcerati con una pena a lungo termine (minimo cinque anni) ad accedere al lavoro. Vengono scelti secondo una precisa graduatoria analizzata da una commissione: anzianità di disoccupazione e carico familiare sono le variabili principali. Quando i soggetti hanno l'ok devono ottenere l'ultimo lasciapassate dal Got, il Gruppo osservazione e trattamento. Infine si decide se possono essere impiegati dentro o fuori dal carcere. Tra le mura dell'istituto lavorano in 230 circa. Molti contribuiscono al fabbisogno della struttura facendo i distributori della spesa, i magazzinieri, i facchini, i porta pranzi e i porta pocchi o i cuochi. Altri, invece, analizzandone le capacità tecniche, possono fare anche gli elettricisti, falegnami, pittori, muratori, giardinieri, bibliotecai, scrivani o i sarti. Ad alcuni carcerati (20) è affidato il call center 1254 della Telecom che si trova nel reparto G8. Mentre, nella sezione alta sicurezza, altri sono impiegati dalla Società Autostrade per visionare le immagini dei Telepass e segnalare le infrazioni. È ovvio però che i lavori più ambiti sono esterni al carcere. Sono svolti da circa cento «fortunati» alle dipendenze, per esempio, di Officine Fabbri. Tutti ricevono uno stipendio che viene riversato in un conto corrente virtuale sul quale possono operare comprando alimenti extra o spedendo soldi alla famiglia. Non solo lavoro. All'interno del complesso i detenuti possono effettuare diverse attività ludiche. Sport (come la corsa o il calcio), teatro, seguire un corso di giornalismo, di disegno, di yoga o di cucina. Possono distrarsi col cineforum o andare in chiesa. E per chi ne ha voglia c'è la possibilità di frequentare la scuola. A Rebibbia ci sono l'elementare, le medie inferiori e superiori. E per i corsi di laurea non manca un collegamento video con l'Università Roma Tre.Fab. Per.

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