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Giù dalla casa incendiata sui materassi dei vicini

Materassi

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L'incendio divampa, le fiamme divorano l'appartamento, i soccorsi tardano ad arrivare. Tre ragazze sono in pericolo. Due riescono a salvarsi gettandosi dal balcone al secondo piano del loro appartamento, atterrando su materassi, piumoni e cuscini impilati in un giardino dai vicini. Tutto accade alle tre delmattino di martedì in uno stabile di via Grazia Deledda 110, al quartiere Talenti. Tutti dormono quando si sentono delle urla. Chi sta al primo piano pensa a una festa movimentata, ma delle voci concitate chiedono aiuto: «Chiamate i pompieri, al fuoco». Per molti alzarsi da letto è un attimo, arrivare alla porta di casa e trovarsi davanti un muro di fumo bianco che non fa vedere nulla. Da quel momento chiamano i vigili del fuoco e bussano alle porte degli altri vicini che non si sono accorti di nulla. C'è chi riesce a fuggire per strada in mutande con i bambini in braccio. I soccorsi non arrivano: le autopompe e gli uomini della vicina caserma Nomentana sono impegnati a spegnere le fiamme in altra zona di Roma. Intanto arrivano i carabinieri della Compagnia Monte Sacro. Bisogna fare qualcosa per le ragazze in pericolo di vita. Viene subito l'idea di usare materassi, guanciali e piumini di chi abita al piano terra. Giovanna D'Aloia scende dalla sua casa al primo piano e aiuta a impilare tutto, poi il salto di due delle tre ragazze minacciate dalle fiamme: una si romperà solo una caviglia. Rimane la terza. La quarta che vive nello stesso appartamento è a Todi, paese d'origine, per un periodo di vacanza. Finalmente arrivano i vigili del fuoco della caserma di Prati. Nove le squadre in azione. Trovano e salvano la terza giovane appesa a una corda-lenzuolo fuori dalla finestra di un bagno. Vengono tratti in salvo i residenti all'ultimo piano che non possono fuggire per le scale: il fumo denso e rovente li ha imprigionati sui balconi, affacciati alle finestre in cerca d'ossigeno. Le ragazze vengono portate all'ospedale Vannini. I feriti sono quattro, due per intossicazione e due per contusioni.

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