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Bisognaarrestare lucciole e clienti». Consumano amplessi davanti ai portoni. E i romani sono stufi di chiudere gli occhi ai bambini per non fargli rubare l'innocenza quando escono di casa insieme ai figli. «Fermate queste oscenità», «la prostituzione in strada deve essere un reato» sono le richieste d'aiuto dei quartieri invasi dalla prostituzine, persino nei giardini condominiali. Per contrastare lo sconcio a Marconi i residenti dei palazzi popolari di Largo Veratti hanno chiesto un presidio fisso di polizia municipale dentro gli spazi condominiali. Ma la buona volontà non basta ad arginare il fenomeno. Come dimostrano le «passeggiate di quartiere» per riappropriarsi del territorio sottratto dalla criminalità. Un sollievo passeggero a via dei Prati Fiscali, come lungo l'Aurelia e nel Borgo di Castel di Guido, dove si organizzano repliche. Mentre l'archivio di oscenità filmato dai balconi coi cellulari a Tor Sapienza «grida vendetta». «Quotidianamente registriamo l'esasperazione dei cittadini romani per il dilagare del fenomeno della prostituzione e si moltiplicano le richieste di aiuto alle forze dell'ordine e all'amministrazione capitolina» conferma il consigliere di Roma Capitale Andrea De Priamo. Sa che «i romani non sono più disposti ad accettare il degrado urbano e i fenomeni di criminalità causati dalla prostituzione in strada». Le ordinanze non bastano. Serve una legge. «L'ordinanza del sindaco Alemanno non è sufficiente, è necessario introdurre degli strumenti legislativi che consentano alle forze dell'ordine di intervenire» hanno detto il consigliere di Roma Capitale Andrea De Priamo insieme con il presidente del municipio XVIII, Daniele Giannini e l'assessore alle Politiche Sociali del municipio IV, Francesco Filini. Ieri hanno annunciato «una raccolta firme in tutti i municipi della città per chiedere ai presidenti e ai capigruppo di Camera e Senato di approvare in tempi rapidi il ddl Carfagna». «Il provvedimento - spiega De Priamo - approvato all'unanimità dal consiglio dei ministri ma ancora fermo in Parlamento, prevede la modifica della legge Merlin con l'introduzione del reato di esercizio di prostituzione in luogo aperto al pubblico e l'arresto per clienti e lucciole».

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