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Centrosinistra pigliatutto

elezioni

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È finita cinque a due per il centrosinistra. Nei Comuni più grandi, quelli con più di quindicimila abitanti, il Pdl è riuscito a mantere solo la guida di Marino e Colleferro. I ballottaggi sono stati una vera e propria debacle per il centrodestra, che non è riuscito ad accaparrarsi neanche una delle quattro amministrazioni dove si votava. Il centrosinistra, che al primo turno si era imposto a Ciampino, adesso conquista anche Pomezia, Ariccia, Genzano e strappa al centrodestra Mentana. In due casi, però, il merito della vittoria non è del Pd. A Mentana i democratici hanno potuto gioire solo grazie all'alleanza con il candidato dell'Udc Altiero Lodi. A Genzano, invece, il sindaco uscente Enzo Ercolani, è stato battuto da Flavio Gabbarini, l'ex vicesindaco che si è presentanto con una propria lista civica sostenuto da Rifondazione comunista e dall'Api di Rutelli. Il Pdl esce da questi ballottaggi con le ossa rotte. Soprattutto a Pomezia, dove Luigi Celori ha racimolato solo il 39,45% dei voti. Enrico De Fusco del Pd si è confermato sindaco con uno schiacciante 64,5%. Le incomprensioni con gli ex alleati di Sel e il nuovo amore sbocciato con gli ex di Forza Italia non hanno influito negativamente sul voto. Anzi, lo hanno rafforzato. La vera svolta, però, è Mentana. Nella città garibaldina è stato determinante il voltafaccia dell'Udc, che nella precedente consiliatura sosteneva la maggioranza di Guido Tabanella assieme ad An e Forza Italia. Stavolta gli uomini di Casini si sono alleati al Pd riuscendo a ribaltare il risultato. Il nuovo sindaco Altiero Lodi (55,5%) ha sconfitto Mario Barbato del Pdl con mille voti di differenza. Il vento è cambiato nelle ultime due settimane, con la riappacificazione tra Lodi e Adelaide Rotolo. La dissidente del Pd, arrivata terza al primo turno con il movimento Democratici per Mentana, all'inizio infatti non accettava il candidato dell'Udc imposto dall'alto. Quello di Mentana è un risultato inatteso per gli stessi vincitori. «Va oltre le aspettative della vigilia - ha esultato il consigliere regionale del Pd Carlo Lucherini - Un successo che premia la scelta dell'alleanza con l'Udc. Dopo dieci anni il centrosinistra torna a governare Mentana, ed è la prima volta dopo la divisione del Comune. Ci sarà molto da lavorare, e da subito, per riparare i danni fatti in dieci anni di non-governo». L'Udc in queste elezioni si è mosso con un criterio ben preciso: allearsi con chi aveva le maggiori chance di vittoria. L'esempio più calzante è Marino, dove il sindaco Adriano Palozzi è stato riconfermato con una larghissima maggioranza grazie all'alleanza col Terzo Polo. Non ha premiato invece la scelta di correre da soli: ad Ariccia il candidato del Terzo Polo, Roberto Di Felice, ha sfiorato la vittoria ma si è dovuto arrendere per 32 voti di differenza. Neppure l'apparentamento dell'ultimo momento con il Pdl è servito a scongiurare altri cinque anni di centrosinistra con il sindaco Emilio Cianfanelli. Il Pd ha preso una vera e propria batosta a Genzano, la città più «rossa dei Castelli». Qui il ballottaggio era tutto interno al centrosinistra. Il sindaco uscente Enzo Ercolani è stato spodestato dall'ex alleato e vicesindaco Flavio Gabbarini che ha vinto al fotofinish con 65 voti di scarto. Il candidato del Pdl, Vittorio Barbaliscia, si era fermato al primo turno. Il vicecapogruppo del Pdl in Regione, Carlo De Romanis, gioisce per la sconfitta di Ercolani: «Il Pd ha perso nel derby interno al centrosinistra, mentre noi siamo confermati dagli elettori come gli unici e veri rappresentanti del centrodestra moderato nella nostra Regione». Il riferimento è alle vittorie di Sora e Terracina e di Latina al primo turno. Il dato romano per il centrodestra resta comunque negativo. A pesare è stato molto probabilmente il vistoso calo di affluenza al voto. Un crollo vertiginoso soprattutto a Pomezia, dal 72,74% del primo turno al 54,37 del ballottaggio. A Mentana si è passati dal 73,74% al 59,25. Scarsa, anzi scarsissima voglia di votare a Genzano: non si è presentanto alle urne neanche la metà degli aventi diritto, solo il 41,36% (quindici giorni fa il 51,84%). Si è salvata solo Ariccia dove gli elettori sono stati solo il 2% in meno. Alla fine chi fa festa è l'Udc. Il vicepresidente regionale Luciano Ciocchetti mette l'accento sul ruolo di ago della bilancia dei centristi: «Emerge una volta per tutte la crisi totale del bipolarismo. Come a Napoli, anche a Genzano, è chiaro che sia il Pd che il Pdl sono arrivati alla crisi. Nel Lazio l'Udc ha costruito un ottimo risultato sulle candidature condivise sul territorio e sui programmi, Mentana è l'esempio lampante».

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