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Baby sitter perde bimba e se ne torna a casa

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.Alice (ma è un nome di fantasia), tre anni, l'altro pomeriggio avrebbe dovuto essere con la sua baby sitter. Che, invece, l'ha persa di vista. Rimasta senza la sua tata, la bimba ha percorso ben mezzo chilometro a piedi. La fortuna ha voluto che il carabiniere di quartiere, l'appuntato Ciani, l'abbia trovata prima di qualche malintenzionato. E prima che potesse finire sotto una macchina. Il militare, durante il suo servizio, ha incontrato numerosi passanti che gli hanno segnalato quella bimba che camminava senza un adulto al suo fianco. Così il carabiniere ha iniziato a cercarla. Dopo venti minuti di ricerche eccola lì: Alice era in piazza Istria. La bambina, a quell'uomo in divisa, con le lacrime agli occhi, ha fornito le sue generalità, come una «grande»: nome e indirizzo. Mancavano però gli elementi più importanti: il cognome e il numero civico. Alice, di quell'uomo dalla faccia buona, si è fidata. S'è fatta prendere in braccio e, giocando con il cappello del militare, è riuscita a fornire un elemento in più: «sono uscita dall'asilo», ha detto. Così il carabiniere, che conosce bene il quartiere, s'è ricordato che non lontano c'è una scuola materna. Lì Alice ha pianto e riso di gioia, quando ha potuto riabbracciare papà e mamma commossi e sollevati nel rivederla sana e salva, dopo che la direttrice li aveva chiamati e avvertiti di quel che era successo. Per la baby sitter, una venticinquenne marocchina, ora, oltre al licenziamento in tronco, c'è una denuncia per abbandono di minore. La giovane donna, che nessuna mamma vorrebbe incontrare sulla sua strada, in verità la piccola Alice è andata a prenderla, come tutti i giorni, all'asilo. Con sé ha portato anche il fratellino più piccolo, di un anno e mezzo, seduto sul passeggino. Sulla strada del ritorno verso casa, la marocchina si è però fermata al supermercato. Ed è lì che ha perso di vista la piccola. Invece di mettersi a cercarla, di dare l'allarme, di chiedere aiuto alle forze dell'ordine, presa dal panico se n'è tornata a casa. Chissà cosa le è passato per la testa. Pensava forse che Alice sarebbe tornata da sola? Non ha neanche alzato il telefono per avvertire i genitori. Oltre alla riconoscenza eterna del papà e della mamma di Alice, al carabiniere-eroe andrà anche il ringraziamento del Comune con una medaglia celebrativa che gli sarà consegnata nei prossimi giorni dal presidente della Commissione Politiche Sociali e Famiglia, Giordano Tredicine.

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