Gabbarini vince

MarcoCaroni Flavio Gabbarini è il nuovo sindaco di Genzano. Un testa a testa lunghissimo quello col sindaco uscente Enzo Ercolani, una volata durata mesi e risolta nella due giorni di ballottaggio con appena 67 voti di vantaggio e con un 50,3% che fotografa il grande equilibrio che ha caratterizzato un secondo turno comunque condizionato dal forte astensionismo. Alle urne domenica e lunedì scorsi si è recato il 58,7% degli aventi diritto. «Una soddisfazione grandissima - commenta il neo sindaco -, una vittoria alla quale abbiamo sempre creduto sin da quando, col movimento Città futura, ci siamo messi in gioco». Un rush finale giocato tutto sulla politica e sulla profonda spaccatura che ha caratterizzato il Partito democratico cittadino e più in generale tutto il centrosinistra. Uno scontro quasi fratricida nel quale due settimane fa, per una manciata di voti, non è riuscito ad inserirsi il candidato del centrodestra Barbaliscia. E proprio la lista «Genzano democratica», animata da Giorgio Ercolani (il più votato in assoluto con ben 402 preferenze da consigliere), ovvero dal grande oppositore del sindaco uscente, ha pesato in maniera decisiva sul risultato finale. «La lettura che diamo a questa vittoria - dice Gabbarini - è comunque civica: Genzano ha confermato la voglia di cambiare che avevamo intuito e le urne alla fine ci hanno dato ragione. Alla nostra proposta si è unita la parte migliore del centrosinistra cittadino che ha sposato le nostre idee, i nostri progetti, il nostro modo di intendere i rapporti tra la politica ed i cittadini». Proprio «partecipazione» sembra essere la parola d'ordine di quella che sarà l'amministrazione Gabbarini. «La nostra squadra di governo - dice ancora Gabbarini, mentre intorno è tutto un festeggiare e stappare di spumante - non sarà limitata alla Giunta ma apriremo alla gente, alle associazioni, alle categorie, alle energie migliori della città». Nessun riferimento diretto agli sconfitti, al Partito democratico, ad Enzo Ercolani: «Non ho ancora avuto modo di sentirli - dice il sindaco -, vedremo». Difficile credere che i rapporti, logorati da cinque anni di frizioni, scontri e spaccature possano in qualche modo ricucirsi: «Quel che ci preme - aggiunge infine Gabbarini - è comunque trovare la piena condivisione sui temi importanti come la cantina San Tommaso e l'ospedale». Facce scure nella squadra che ha invece supportato la ricandidatura di Enzo Ercolani che passa direttamente dalla poltrona di sindaco ad uno scranno in Consiglio comunale che potrebbe comunque presto lasciare. «67 voti - dice uno dei candidati consigliere - sono nulla: i voti di cinque-sei famiglie hanno deciso, dobbiamo prenderne atto». Genzano volta pagina, il braccio di ferro tutto interno al centrosinistra si è risolto in favore del candidato considerato, a ragione, un otusider. Un terzo incomodo che ha centrato l'obiettivo.