Spara alla moglie in pieno volto
.La corsa in ambulanza all'ospedale di Albano non ha salvato la vita a Maria Santarelli, 37 anni, romana, bidella e catechista, col marito da anni residente a largo Sant'Eugenio a Pavona, nel comune di Castel Gandolfo, a due passi dalla capitale. In manette con l'accusa di omicidio volontario è finito Massimo Moretti, 47 anni, guardia giurata della Union Delta, con sede alla Magliana. Per tutta la mattinata, ai militari della Compagnia di Castel Gandolfo lui ha ripetuto che la pallottola è partita accidentalmente mentre puliva nel bagno la Beretta 98 Fs. I carabinieri del capitano Luigi Aureli però non ci hanno creduto e neppure il magistrato di Velletri che ha deciso l'arresto con la massima accusa. Il sospetto degli investigatori ruota attorno alla considerazione che una persona esperta come Moretti, che da anni maneggia armi per il lavoro che fa, non pulisce la pistola con il colpo in canna. Le spiegazioni del vigilante non hanno convinto. Inoltre quel proiettile che devasta il volto della poveretta forse non ha seguito una traiettoria casuale, ma mirata. I militari comunque non vogliono mettere la parola fine alle indagini. Gli accertamenti proseguono. Gli esperti della Scientifica dell'Arma hanno passato al setaccio l'appartamento per determinare la dinamica dei fatti e riscontrare la versione del marito. Gli investigatori invece stanno cercando di capire quale fosse il rapporto tra la coppia senza figli, se in passato ci sono stati attriti oppure se c'è un segreto da scoprire. I residenti in zona ricordano una coppia serena. Lui gentile e dall'aspetto tranquillo. Lei persona solare: bidella alla scuola media «Dante Alighieri» di Pavona e catechista alla chiesa di Sant'Eugenio, vicino a casa. «Litigi? Noi non ci siamo mai accorti di niente - dicono chi li conosceva - Difficile credere che lui l'abbia uccisa, o almeno niente faceva pensare che fosse una tragedia annunciata. Assolutamente». Maria Santarelli era amata dai suoi studenti. E anche dai giovani che incontrava in parrocchia, ai quali parlava delle fede, di Dio e dei valori ai quali dovrebbe aspirare ogni persona di buona volontà. Il parroco, don Alessandro, 37 anni, di Ardea, dall'ottobre scorso con incarico a Pavona, ricorda quel volto sereno massacrato ieri mattina da una pallottola esplosa dalla pistola del marito. Incidente oppure omicidio? Alla sede della Union Delta della Magliana non parlano. Al telefono i colleghi dell'indagato preferiscono tacere, lasciando trasparire lo sconcerto dal tono della voce: «Ci dispiace - spiegano - noi non possiamo parlare. Sì, Moretti lavora qui, ma noi non sappiamo niente». Tra choc e rispettoso silenzio, Pavona ha ripreso la vita di sempre. Ha cominciato subito, ieri pomeriggio alle 18,30 con la processione per la festa di asanta Maria della Tenerezza.