"Rastrellamenti in stile nazista"
I vigili urbani li hanno messi ai polsi degli ambulanti per collegarli alla merce sequestrata. Ed è scoppiata la bufera. I braccialetti utilizzati nella retata di martedì a piazza di Spagna hanno scatenato un polverone. Gli esponenti della sinistra romana lo hanno definito un metodo «indegno e razzista». C'è addirittura chi ha evocato gli spettri della Germania hitleriana: «È stata una trovata di pura propaganda nazista in stile anni '30 - ha detto il consigliere capitolino di Roma in Action Andrea Alzetta - Quale norma consente di mettere il collare a chi commette un illecito?». Anche la Comunità di Sant'Egidio ha chiesto «in quale ambito legislativo si inserisce questo provvedimento». È la prima volta che si utilizza questo strumento. Nel blitz di martedì mattina, gli agenti hanno fermato 64 ambulanti abusivi. I braccialetti allacciati ai polsi degli immigrati, in realtà, sono fascette di carta con un numero che corrisponde ad un altro codice collegato alla merce sequestrata. Il comandante della Polizia municipale, Angelo Giuliani, ha cercato di placare le polemiche: «Respingiamo le strumentalizzazioni. Nessun venditore è mai stato identificato con questo mezzo. È un semplice tagliando che, emesso a tutela dello stesso abusivo, abbina la merce sequestrata al soggetto fermato. Tutti hanno volontariamente aderito a questa pratica». A sostenere i vigili ci ha pensato il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, che l'ha definita un'operazione «positiva e opportuna». D'accordo anche il presidente di Confcommercio Roma, Cesare Pambianchi: «Gli abusivi altrimenti sfuggirebbero alle azioni di controllo e repressioni». Ma queste spiegazioni non sono bastate. Lo scontro si è infiammato. Il segretario della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, la considera «un'immagine che rievoca i rastrellamenti che non fanno onore alla storia a Roma». La delegata alle Politiche sociali del I Municipio, Letizia Cicconi, la trova una «metodologia umiliante». Ma il presidente dello stesso Municipio, Orlando Corsetti, le ritiene «polemiche pretestuose perché gettano fango su un'operazione dei vigili che il centro storico attendeva da tempo». Anche se poi si dice «perplesso sull'utilizzo dei braccialetti» e chiede «alternative valide». Ma le accuse continuano ad arrivare. Il consigliere del Pd Athos De Luca utilizzerebbe i braccialetti, ma solo per «metterli ai politici che fomentano l'odio». A questo punto è dovuto intervenire il sindaco Alemanno: «Il valore di un'operazione così vasta non può essere diminuita da volgari strumentalizzazioni. I diritti sono stati garantiti. I problemi saranno subito risolti attraverso la migliore collaborazione tra vigili e polizia». Alla prossima retata.