"No a privatizzazione", occupati gli uffici Atac
Oltre un centinaio di persone, tra cui attivisti dei movimenti per il diritto all'abitare, hanno occupato gli uffici dell'Atac in via Prenestina, contro la «privatizzazione dell'azienda». «Si cominciano a discutere delibere che riguardano Atac e altre aziende municipalalizzate, ci opponiamo alla loro privatizzazione», hanno detto i manifestanti che hanno ottenuto dopo qualche ora di protesta un incontro con gli assessori Aurigemma, Lamanda e Corsini, oltre ai vertici dell'Atac, per il 6 giugno in Campidoglio, quando si terrà il consiglio comunale straordinario proprio su Atac. Intanto un altro presunto scandalo è stato pubblicato da un quotidiano che parla di alcune lettere firmate dall'ex ad Bertucci che avrebbero impegnato per oltre 4 milioni di euro un bilancio già dissestato in favore di 7 dirigenti super protetti. Nelle lettere si sarebbero garantiti 5 anni di stipendi a 7 dirigenti dell'azienda di trasporto, in deroga ai due previsti dal contratto nazionale. «A questo punto - dice il consigliere comunale del Pd Massimiliano Valeriani - ci chiediamo se il sindaco ne era a conoscenza, se la ritiene una cosa normale, e soprattutto quali azioni intende intraprendere per difendere l'Azienda dall'ennesimo saccheggio». Replica il deputato Pdl ed ex assessore ai Trasporti del Lazio, Francesco Aracri: «Il contratto nazionale dei dirigenti prevede 2 anni di contratto più altri 2 di clausola di garanzia. La legittimità di tale scelta aziendale è confermata dal fatto che la stessa opzione venne utilizzata dalla precedente amministrazione Atac per dirigenti di centrosinistra che percepiscono tutt'oggi stipendi d'oro».