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Vuole donare un occhio al fratello ma non può

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Scoraggiarloè stata un'impresa per Roberto Bonfili, 50 anni, responsabile Uos Emergenza oculistica del San Camillo-Forlanini, che l'ha operato la notte stessa dell'arrivo, il 30 aprile scorso. Ma prima ha dovuto convincere il ragazzo che donare un occhio al fratello non era tecnicamente possibile. La lezione, però, non è stata vana. «Quando sono tornato a casa - racconta Bonfili - l'ho raccontato alle mie due bambine: "voi che litigate sempre, imparate da questi ragazzi" ho detto loro». Mohamed, 25 anni, sta meglio. Ferito in un'esplosione, in Egitto gli avevano già asportato un occhio. E rischiava anche l'altro. Ora è fuori pericolo. «Ma un trapianto sarà comunque necessario» dice Bonfili, che l'ha operato insieme ad Alessandro Coccia ed Erica Buratto. Il primo maggio un altro ragazzo è stato salvato da Gianfranco Pietravalle e Antonella De Martiis; 10 giorni fa il terzo intervento eseguito dal primario Vincenzo Petitti. G. M. Col.

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