Statua di Wojtyla: referendum nelle parrocchie
Una commissione di saggi e un questionario nelle parrocchie, poi se la bocciatura sarà confermata la statua di Giovanni Paolo II alla stazione Termini verrà sostituita, non senza aver bandito prima un concorso internazionale. La riunione in Campidoglio per decidere la strada da intraprendere è attesa a giorni. Intanto però la statua continua a sollevare polemiche che, stavolta, trovano unita e compatta l'intera compagine politica. Il consigliere capitolino del Pd, Antonio Stampete ha annunciato un'interrogazione al sindaco che chiede « di individuare le responsabilità e di fare chiarezza sui provvedimenti che l'amministrazione vuole porre in essere per fare fronte a una vicenda che nasconde interrogativi e responsabilità gravi». A chiedere "giustizia" anche il presidente della commissione cultura del Campidoglio, Federico Mollicone (Pdl): «La vicenda della statua dedicata a Papa Wojtyla è uno scivolone imperdonabile, che ha esposto il sindaco Alemanno e l'Amministrazione capitolina al pubblico ludibrio. Quello che doveva essere il felice compimento della beatificazione di Giovanni Paolo II si è trasformata in una enorme figuraccia, addebitale alla superficialità e all'autoreferenzialità di chi è delegato a seguire queste procedure. Chi ha permesso tutto questo dovrà risponderne». Insomma, sul piatto potrebbe finirci dritta dritta la testa del sovrintendente capitolino, Umberto Broccoli, tra i pochi a difendere la statua che continua ad essere oggetto non solo di critiche ma anche di "pasquinate". L'altra notte un cartello con su scritto «Wojtyla perdona Alemanno, non sa quello che fa» è stato appeso nell'incavo della discussa statua. Il cartello, grande un metro per un metro e firmato "Militia", è stato rimosso dai carabinieri della compagnia Roma Centro. Sus. Nov.