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Retata anti-abusivi in piazza di Spagna

Venditori ambulanti abusivi in centro a Roma

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Una retata come non si vedeva da anni. Il reportage di lunedì de Il Tempo ha portato i vigili a sgominare la roccaforte dei vu' cumprà: piazza di Spagna. Anche ieri, prima delle 12,30, la cartolina che si poteva fotografare sulla scalinata di Trinità dei Monti era quella di tutti i giorni. Decine di abusivi che esponevano la propria merce indisturbati. Borse false, scarpe, occhiali, pupazzi, ombrellini anti-insolazione e giocattoli. Gli ambulanti però non sapevano che nel giro di pochi minuti sarebbero finiti in trappola. Centoventi agenti della polizia municipale in borghese si stavano appostando all'imbocco delle vie di fuga. Davanti alla fermata della metro, all'inizio di via Condotti, di via del Babuino, di via Frattina e di tutte le altre strade che si diramano dalla piazza. Si erano mimetizzati tra la folla, alcuni col giornale sottobraccio o con un gelato in mano per non dare nell'occhio. Poi è arrivato l'ordine: «Azione». I vigili sono scattati in direzione dei vu' cumprà, ed è partito il fuggi fuggi. Solo in pochi si sono «salvati». Sessantaquattro di loro sono stati presi per la collottola dagli agenti sbucati dal nulla. I vigili erano più degli ambulanti: 28 pattuglie, quattro motociclisti che facevano staffetta da un lato all'altro della piazza, un camion e un furgone dove mettere la merce sequestrata (oltre 12mila pezzi) e due pullmini per portare tutti i fermati prima al Comando dei vigili e poi in Questura per l'identificazione. A coordinare il blitz è stato il comandate del I Gruppo, Stefano Napoli, assieme al comandate del Gruppo sicurezza sociale e urbana, Carlo Buttarelli. Nonostante la maxi-retata i turisti hanno continuato a fotografare la fontana della Barcaccia come se niente fosse. Ogni immigrato era attorniato da almeno tre agenti con il distintivo in bella vista e il walkie talkie fissato ai pantaloni. Un gruppo di vigilesse aveva il compito di distribuire ai colleghi degli speciali braccialetti identificativi da allacciare al polso dei vu' cumprà. Sembrava di essere alle Poste dove si prende il numeretto prima di mettersi in fila. Ogni braccialetto aveva un codice che corrispondeva alla merce sequestrata. Quasi nessuno aveva un documento di identità e qualcun'altro ha provato ad esibire la fotocopia del passaporto. All'una in punto, tutti gli abusivi erano stati fermati. I pulmini hanno iniziato a portare via i primi immigrati. Ma l'operazione non era finita. Gli agenti si sono spostati a ponte Sisto, in via dei Fori e al Pantheon dove altri ambulanti sono caduti nella rete.

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