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Michela Galuppo VELLETRI Avrebbe potuto finire in tragedia il pic nic domenicale di una famiglia romena.

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Provvidenzialel'intervento di un carabiniere del Nucleo Radiomobile di Velletri, libero dal servizio, che ha notato la piccola, l'ha presa con sé e l'ha portata in caserma. Qui, in attesa del padre, i carabinieri si sono presi cura di lei. Difficile puntare l'indice contro i genitori, uno convinto che la piccola stesse con la madre e l'altra, viceversa, sicura che si trovasse con il papà. Di fatto Sara è rimasta sola e sarebbe potuto accadere di tutto. Quando il padre della piccola si è reso conto di quello che era successo, ha percorso con angoscia i chilometri che separano l'abitazione dlela famiglia romena dai Pratoni del Vivaro, dove era stata organizzata la scampagnata. La pattuglia di carabinieri che era sul posto l'ha visto arrivare in stato di shock. I militari lo hanno subito tranquillizzato, invitandolo poi a seguirli in caserma. Lì, dopo aver finalmente riabbracciato la sua bambina ed essersi rassicurato, l'uomo ha spiegato al comandante Marco Piras come erano andate le cose. La coppia era partita la mattina da Roma assieme ad alcuni amici. Erano tanti e con loro c'erano anche numerosi bambini. Dopo il pranzo il cielo era d'improvviso diventato scuro e minaccioso. Si stava preparando un temporale. Il gruppo ha così deciso di andar via. Ma il padre di Sara e la moglie hanno scelto di viaggiare su auto diverse e, saliti a bordo delle due vetture, erano entrambi convinti che l'altro avesse preso con sé la piccola. Invece Sara era rimasta sul prato. Da sola. La spiegazione non impedirà, probabilmente, che i coniugi vengano denunciati per abbandono dei minori. Le conseguenze della loro azione avrebbero potuto tradursi in una tragedia come quella di Teramo. Sara, che ha trascorso il tempo passeggiando tra i cavalli, poteva dirigersi verso la strada ed essere travolta da un'auto o incontrare un malintenzionato. Invece tutto si è concluso soltanto con un grande spavento.

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