«Il Comune rilanci l'azienda» Scontro aperto su Farmacap
.La richiesta è stata avanzata dall'opposizione capitolina che ieri ha ciesto chairezza sul futuro dell'azienda che gestisce le 43 farmacie comunali. I consiglieri comunali Daniele Ozzimo, Umberto Marroni, Alfredo Ferrari, Athos De Luca, Maurizio Policastro (Pd), Gemma Azuni (Sel), Andrea Alzetta (Roma in Action) chiedono all'amministrazione di «sanare il debito» nei confronti di Farmacap, di «rilanciare l'azienda e convocare in commissione Bilancio i vertici Farmacap». «Deciderà l'Assemblea Capitolina il futuro di Farmacap, la cui dissennata gestione precedente ad opera del centrosinistra ha condotto all'attuale situazione di difficoltà», replica il presidente della commissione Bilancio Federico Guidi (Pdl), cui fa eco il consigliere Pdl e presidente della commissione Personale Pasquale De Luca: «È urgente fare chiarezza: è inconcepibile che un'azienda comunale metta in discussione il lavoro di 400 dipendenti senza che il Consiglio comunale ne sappia nulla o si sia espresso». Il presidente della commissione sicurezza Fabrizio Santori (Pdl) rincara la dose: «È assurdo che il centrosinistra denunci il disastro economico della Farmacap, quando per anni ha consentito che l'azienda venisse gestita con artifizi contabili molto discutibili, senza mai sostenere un piano di rilancio. È necessario fare immediata chiarezza e segnare un punto di discontinuità rispetto al passato, a una gestione amministrativa completamente identica a quella del centrosinistra. Rimango in attesa di capire se il Campidoglio intende avviare un'indagine contabile amministrativa e di legittimità sulla relazione che ha unito negli anni, e continua a unire, Farmacap-Asl Roma D e la società Hc Litorale, legate tra di loro da un intreccio di nomine di consulenti e amministratori. Fino a quando non verranno definiti certi aspetti, e non si segnerà un cambio di gestione rispetto al passato, in primis sottoscrivendo un contratto di servizio, non si verrà a creare una base per un equilibrio di bilancio per un naturale sviluppo economico dell'azienda».