Il Vaticano boccia la statua del Papa Rampelliani e sinistra s'accodano
Le schermaglie interne al Pdl non si placano neppure davanti alla statua di Giovanni Paolo II inaugurata l'altro ieri dal sindaco Alemanno alla stazione Termini. Si parte con i rampelliani Mollicone e De Priamo. Per il primo, presidente della commissione Cultura del Comune, è «un oltraggio alla figura del Papa». Il consigliere De Priamo paragona invece l'opera dello scultore Rainaldi a «quella bruttura della Teca di Meier», rispolverando quella vecchia tesi secondo cui Alemanno, una volta eletto sindaco, avrebbe dovuto disintegrarla. Poi, nel pomeriggio, a sostegno delle critiche è arrivata la sonora bocciatura dell'Osservatore Romano, che giudica la statua di 5 metri brutta, pur usando queste parole: «Sembra un enorme monumento indistinto più che un immediato e inequivocabile omaggio a Wojtyla». E ancora «il suo volto, in cima alla struttura (alta 5 metri, ndr), ha una lontana somiglianza con il Papa». Secondo l'autore dell'articolo «sulla piazza ci troviamo di fronte a un violento squarcio, come di bomba, che finisce per assimilare quel mantello a una garitta sormontata da una testa eccessivamente sferica». L'intento dell'autore della statua, rappresentare cioè l'abbraccio ideale del pontefice ai suoi fedeli con il mantello, non sembrerebbe riuscito. E siccome, come ricorda Mollicone, «l'opera è un dono della fondazione Silvana Paolini Angelucci, non sarebbe scandaloso trasferirla in luogo meno pubblico», cioè meno visibile. Un po' come fanno le signore di casa quando ricevono un regalo che non avrebbero mai comprato e lo fanno sparire nell'ultimo cassetto della credenza. La bocciatura dell'Osservatore Romano non è passata inosservata all'opposizione: a cavalcare la polemica per conto del Pd ci ha pensato il consigliere Stampete, «opera imbarazzante». Altrettanto severo il senatore Pedica (Idv): «Ora servirebbe un cartello sulla statua con scritto: scusate, volevamo rappresentare il Pontefice». Il Campidoglio, che già prima dell'installazione si era dovuto difendere dalle accuse di plagio dell'opposizione - lo rimproveravano di aver copiato l'idea di Veltroni di una statua alla stazione Termini - ieri si è difeso più o meno così: e pensare che il bozzetto era piaciuto anche alla Pontificia Commissione per i Beni culturali!