Il manager vende farmaci
Nel variegato mondo delle aziende municipalizzate accade anche che manager pubblici siano imprenditori. non c'è nulla di male e la legge lo consente. Entrando nello specifico accade che un manager pubblico che gestisce 43 farmacie comunali sia anche proprietario, insieme alla consorte, di una società che vende proprio farmaci. Il manager è Marco Orgera, direttore generale di Farmacap, l'Azienda Farmasociosanitaria Capitolina la cui gestione è divenuta oggetto dell'attenzione di numerosi consiglieri comunali del Pdl. Orgera, in carica dal 1998, è infatti titolare al 90% della O&> Group Srl, società con capitale di 10 mila euro e con sede legale a Roma. Cosa fa questa società? Tante cose, l'oggetto sociale è vasto. Può vendere all'ingrosso e al dettaglio, importare ed esportare di tutto: abbigliamento, bigiotteria, oggetti in oro e argenti, prodotti ottici, articoli sportivi, telefonia, mobili, apparecchiature informatiche, elettroniche o elettriche. Ma anche farmaci, prodotti farmaceutici, apparecchiature elettromedicali e presidi sanitari, prodotti cosmetici. La società può gestire i servizi di trasporto di farmaci e prodotti farmaceutici. Tutto perfettamente legale. Ma forse poco opportuno. Anche perché Orgera (già presidente di Hc Litorale, società partecipata della Asl RmD), prima di girare una parte (equivalente a mille euro) delle proprie quote alla moglie (che è amministratore unico della O&> Gruop), aveva acquistato la società - con atto del 10 novembre 2010 - da Gianrocco Catalano, avvocato proprio di Farmacap. Sulla municipalizzata di via Ostiense il segretario provinciale Uil Fpl Paolo Paolo Dominici tuona: «Apprendiamo del licenziamento dal 1° settembre di 62 dipendenti. Si colpiscono sempre i lavoratori e non i colpevoli dei disastri gestionali. Invochiamo un'indagine economico-contabile per venire a capo delle motivazioni che hanno ridotto l'azienda in questo stato. È doveroso individuare i responsabili, sia dal punto di vista amministrativo che politico, che l'hanno ridotta sull'orlo del tracollo e bisogna rilanciare il servizio pubblico nel settore farmaceutico e della teleassistenza. Apriremo su questo una vertenza senza fine, coinvolgendo ogni livello istituzionale, affinché ogni responsabilità emerga per essere sanzionata».