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L'idea dell'inciucio fa tremare i partiti

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.La sola ipotesi di vedere il Partito democratico alleato della lista della Polverini Città Nuove ai ballottaggi scatena un terremoto politico. È bastato che il capogruppo Pd Esterino Montino evocasse l'idea in un'intervista a Il Tempo per far saltare il banco. La Polverini aspettando di incontrare Berlusconi ha fatto chiaramente capire di non "schifare" affatto i voti dell'elettorato democratico, parlando di «sfida sui programmi» più che di apparentamenti. Ma è chiaro che l'inciucio non piace agli alleati né a destra né a sinistra. Nieri è netto: «Releghiamo le dichiarazioni di Montino nella categoria boutade. Bisogna costruiore un nuovo centrosinistra coerente e con una proposta chiara». Per il capogruppo Api Mario Mei «dopo le esternazioni di Montino, chi, nel Pd, potrà ancora accusarci di esercitare un'opposizione troppo responsabile?». D'Ubaldo, parlando di «eresia», dice: «Montino sconfina nel machiavellismo. Il commissario Chiti troverà il modo e la forma per chiudere ogni spiraglio alle eresie. Agli elettori dobbiamo mandare messaggi inequivocabili, i partiti hanno il dovere di elaborare indirizzi politici e indicare coerenti percorsi elettorali». I Radicali derubricano il tutto a «giochi di palazzo». Anche a destra si grida allo scandalo. Per Carlo De Romanis «Montino usa tattiche da briscola al bar per tentare di far litigare la maggioranza di governo regionale. L'inciucio è una mossa che porterebbe alla crisi», mentre Battistoni invita Montino a occuparsi del Pd anziché «strizzare l'occhio alla Polverini. Dopo aver portato la Regione sull'orlo del dissesto finanziario Montino tenta ora inutilmente di creare una crisi politica nella maggioranza». Per Giancarlo Miele «il tentativo maldestro del capogruppo del Pd di creare divisioni all'interno della maggioranza finirà col coprire di ridicolo il machiavellico autore. Montino rispetti i suoi elettori». Veronica Cappellaro attacca: «Bella trovata: meschina ma accattivante. Ma gli elettori del Pd non hanno l'anello al naso». Per Francesco Storace (La Destra) la Polverini «rincorrendo il Pd rischia macerie», mentre per Francesco Pasquali (Fli) «Montino getta sale su una ferita aperta», ossia la lista Città Nuove che il Pdl non ha mai digerito. Montino però tira dritto e ribadisce: «La gestione della Regione da parte della Polverini non ci piace per niente e lavoriamo per l'alternativa in modo chiarissimo. È da miopi, però, non capire che l'alternativa si crea sfruttando tutte le occasioni utili a disarticolare un Pdl allo sfascio. Il bersaglio grosso dell'azione messa in campo dal Pd è il Pdl, non la Polverini. Questo è il punto».

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