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Genzano, lotta fratricida tra gli ex alleati

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GENZANO Dialogo aperto nella rossa Genzano in vista del braccio di ferro fratricida tra Enzo Ercolani e Flavio Gabbarini. Il prossimo 28 e 29 maggio andranno al ballottaggio due candidati della stessa matrice politica di centrosinistra che si sono spartiti quasi il 70 per cento di votanti. Un testa a testa tra il sindaco uscente del Pd Ercolani che ha incassato il 33,72% di voti (Noi insieme per Genzano, Lista civica Infiorata, Sel, Idv, Pd) e l'ex vicesindaco Flavio Gabbarini che ha raggiunto il 30,38% grazie al sostegno di Api, Rifondazione Comunista – Comunistiitaliani, due civiche e, soprattutto, la lista Genzano democratica che ha racimolto ben l'11% dei consensi. Genzano è una cittadina dove il centrosinistra ha radici ben salde sebbene l'elettorato abbia espresso volontà di rinnovamento votando per realtà moderate e apartitiche che adesso potrebbero incidere sulla scelta del futuro sindaco. Gabbarini si è aggiudicato il ballottaggio con l'attuale primo cittadino uscente sul filo del rasoio, riuscendo a distaccarsi dal candidato di centrodestra Vittorio Barbaliscia (Forza del Sud, Pdl, Udc) per soli 96 voti in più. Un'altra sconfitta elettorale, dunque, per il centrodestra che ha raggiunto il 29,68% e che sperava di arrivare almeno alla seconda tornata. Sebbene raggiungere quasi il 30% sia stato comunque un importante risultato, trattandosi della «piccola Mosca» dei Castelli. L'Udc di Marco Napoleoni ne è uscita vincente registrando il risultato più alto di votanti nella coalizione di Barbaliscia, ben 1.497 contro i 1.270 del Pdl. Di fatto questo 11,93% sarà probabilmente diluito tra i due aspiranti in quanto il moderato Napoleoni ha detto di non voler indirizzare il suo elettorato su un candidato in particolare. Ercolani diffonde pacatezza, tanta quanta ne ha trasmessa il suo «sostenitore big», l'ex segretario Pd Walter Veltroni circa dieci giorni fa. Ercolani ha dalla sua parte il Pd che è in vetta col 21,02%, oltre a Sel che con il 4,60 ha superato l'Api che sostiene Gabbarini e che si è attestata al 3,09. «Proseguo la mia politica di serietà e concretezza – dice il sindaco uscente - e rivolgo l'appello alla destra moderata che ha sempre consentito che l'amministrazione comunale proseguisse il suo cammino in questi anni, apportando un sostegno costruttivo e moderato. Continuo dunque nell'attività che deve vedere la città protagonista nel turismo. La nostra infiorata è sempre al centro dell'attenzione, più bella e splendente ogni anno tanto che la trasmettono in mondovisione come è successo due anni fa, in occasione dei 150 anni di Don Bosco in onore dell'istituto Salesiano. I genzanesi conoscono bene il loro sindaco e sanno che ha sempre lavorato concretamente, piuttosto mi chiedo dove sia stato l'avversario Gabbarini tutto questo tempo, in quanto gli vorrei rammentare che era vicesindaco e assessore ai Beni culturali sotto la mia giunta». Per il momento Gabbarini pensa di poter discutere con gli elettori delle liste civiche orfane, quali quella di Barbaliscia soprattutto. Ma Giovanni Pizzicannella, candidato di quella lista non è dello stesso parere: «Se si parla di dialogo – ha detto – sicuramente potrà esserci con Ercolani che ha una coalizione più stabile in quanto Gabbarini ha con sé Rifondazione Comunista e prevedo che se dovesse vincere avrà un governo difficile da tenere in piedi. Sono molte le persone che come me pensano che si possa dialogare con il sindaco uscente».

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