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Crisi Pdl ai Castelli Polverini al palo

Adriano Palozzi, Marino

Centrosinistra vince solo se unito Bene i centristi. Ballottaggio a Pomezia

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Nei Comuni più grandi della provincia di Roma, quelli con più di 15mila abitanti, il centrodestra si è imposto a Marino e Colleferro. Il centrosinistra se va diviso non vince. Al primo turno ce l'ha fatta solo a Ciampino. Ad Ariccia, Genzano, Mentana e Pomezia si va al ballottaggio. Il vero ago della bilancia sono i centristi che ottengono un buon risultato. A Pomezia il sindaco uscente Enrico De Fusco ha preso molti più voti degli avversari ma dovrà affrontare il ballottaggio. Si troverà di fronte Luigi Celori del Pdl che è riuscito a spuntarla sul candidato del Terzo Polo, Giorgio Puggioni. Maricetta Tirrito, la candidata della governatrice Polverini che correva da sola, non è stata decisiva con poco più del 3%. A Mentana, Mario Barbato del Pdl (34,5%) sfiderà al ballottaggio Altiero Lodi (32%) sostenuto da Pd-Udc-Idv. Qui il centrosinistra si è diviso, con il Pd locale che ha appoggiato in massa Adelaide Rotolo che ha corso con la lista «Democratici per Mentana» sostenuta da Sel e Rifondazione. La Rotolo ha preso il 17% togliendo un bacino immenso di voti al centrosinistra. Un bottino determinate al ballottaggio. Il centrodestra, invece, è riuscito a strappare al centrosinistra Valmontone (il Comune era stato commissariato). Egidio Calvano del Pdl con il 47,2% ha battuto Roberto Viganò e Piero Attiani. Conferma importante per il Pdl a Colleferro con il sindaco uscente Mario Cacciotti che ha sbaragliato Emanuele Girolami del Pd. Ai Castelli è stata netta la vittoria di Adriano Palozzi a Marino e Simone Lupi a Ciampino. Entrambi hanno toccato maggioranze bulgare. Palozzi si riconferma sulla poltrona di sindaco con un'alleanza nuovissima che unisce sotto la stessa bandiera Pdl e Terzo Polo. L'Udc, invece, a Ciampino ha scelto di sostenere Lupi del Pd, ex assessore al Bilancio che prende il posto di Walter Enrico Perandini, mantenendo la guida del centrosinistra in Comune. Nella «rossa» Genzano il centrosinistra si fa male da solo mandando al secondo turno due suoi candidati. Il sindaco uscente, Enzo Ercolani, sfiderà il proprio ex-vicesindaco, Flavio Gabbarini, sostenuto da dissidenti del Pd e dall'Api. L'uomo del Pdl, Vittorio Barbaliscia, per pochi voti non ce l'ha fatta a raggiungere il secondo posto. Ad Ariccia la debacle del Pdl è stata totale. Pierluigi Fortini è rimasto fuori dal ballottaggio che se lo giocheranno il sindaco uscente Emilio Cianfanelli (Pd-Sinistra-Idv) e il cadidato del Terzo Polo Roberto Di Felice. Sulle sponde del lago di Bracciano, ad Anguillara Sabazia, il centrosinistra è riuscito a strappare la poltrona di sindaco al centrodestra. Nella vittoria di Francesco Pizzorno (Pd), col 40%, è stata determinante la lista dell'ex sindaco Antonio Pizzigallo (17,7%) che ha sottratto voti al candidato del Pdl Stefano Paolessi (32,9). A Campagnano la coalizione Pdl, Udc, Città nuove (la listra della Polverini), non ce l'ha fatta e la poltrona di primo cittadino è andata al centrosinistra con Francesco Mazzei che si è confermato con il 52% delle preferenze. Nel Comune più grande della Valle dell'Aniene, a Subiaco, ad uscire sconfitti sono i partiti. È qui che l'enfant prodige Francesco Pelliccia (soli 29 anni) ha sbaragliato tutti gli avversari con il 38,82% delle preferenze scavalcando i candidati sostenuti dall'assessore regionale Lollobrigida e dall'ex consigliere regionale Luzzi. Una sfida al cardiopalma è stata quella di Vallinfreda, Comune particolarmente piccolo: soli 246 votanti. Piero Moscardini è diventato sindaco con un solo voto di scarto sulla rivale Pasquina Bencivenga: 121 a 120. Senza patemi d'animo, invece, le vittorie di Domenico Di Bartolomeo a Montorio Romano e Roberto Gianfelici a Roccagiovine. Si sono accaparrati il 100% dei consensi: erano gli unici candidati in lizza.

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