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Arrestato il coiffeur delle dive

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Arrestato il parrucchiere delle dive. P. D. A., 58 anni, di Frosinone, noto coiffeur di piazza di Spagna, nel cuore della Capitale, apprezzato da vip di politica e spettacolo. Ieri mattina è stato fermato dai carabinieri della Compagnia Centro con l'accusa di violenza sessuale su una ragazza di 25 anni, romana, che intorno alle 11 è uscita dal salone di bellezza ed è entrata nella caserma di San Lorenzo in Lucina denunciando il fattaccio. Ma la storia è ancora tutta da chiarire. Da tempo P. D. A. pare fosse in cerca di una lavorante per il suo «Hair make up body» e aveva messo un annuncio su un giornale. Ai carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina, la ragazza ha raccontato di aver telefonato e preso appuntamento. Ieri mattina il giorno del colloquio. All'apertura del locale al primo piano di una palazzina d'epoca ha citofonato e si è presentata alla porta. Il parrucchiere le avrebbe mostrato il salone, le postazioni di lavoro chiedendole quale fosse la sua esperienza professionale. Lei avrebbe detto di essere un'estetista, in grado anche di eseguire massaggi. E D. A. l'avrebbe messa subito alla prova. Una simulazione però che, stando alla versione della giovane, sarebbe degenerata: il parrucchiere l'avrebbe palpeggiata e poi costretta a masturbarlo. Un atto di forza che oggi dovrà essere spiegato al giudice che interrogherà in carcere a Regina Coeli il coiffeur, e convincerlo che la ragazza non aveva modo di fuggire ed evitare l'abuso. «È una storia tanto brutta da apparire inverosimile - commenta il difensore, l'avvocato Giampiero Vellucci - D. A. è un parrucchiere assai apprezzato, a Roma e a Frosinone, dove gestisce un'altra attività. È un uomo maturo e di successo, sposato, ha una famiglia. Se volesse, ne avrebbe molte di occasioni per conoscere ragazze carine. Questa è una disavventura che non convince, non si capisce come sia avvenuta la violenza e perché la ragazza non abbia tentato di reagire». Incredulità anche nel salone di bellezza a piazza di Spagna. «Conosco P. da circa quarant'anni - spiega una signora che dice di occuparsi delle pulizie - lavora qui con il figlio. Fino a qualche mese fa c'era anche una ragazza, poi ha lasciato ma è rimasta in ottimi rapporti. Non credo all'accusa di violenza sessuale, è inverosimile, non è lui la persona in grado di commettere azioni simili. Non ci credo».

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