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I romani fanno la multa ai vigili

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Più del 60 per cento dei romani è insoddisfatto dell'operato del Corpo della polizia municipale guidata dal comandante Giuliani. È il risultato di un sondaggio della Fullresearch s.r.l. realizzato a fine 2010 su un campione di millecinquecento cittadini di ogni età. Ne viene fuori che tra «pizzardoni» e residenti c'è un rapporto più che conflittuale. Il 18 per cento degli intervistati giudica gli agenti «poco educati», per il 48 per cento sono «poco disponibili», mentre per un restante 32 per cento sono poco presenti sul territorio. Su questo non ci piove. Basta farsi un giro per la Capitale e contarli. E i tormentoni dei romani confermano: «Quando servono non ci stanno mai»; oppure il più classico dei botta e risposta tra automobilisti: «Ma che è 'sto casino! Ci stanno i vigili?», domanda. «E che non lo vedi!», risposta. Ma non tutti la pensano così. Un buon 34 per cento è soddisfatto dell'operato del Corpo. Più del 23 per cento ritiene la loro presenza sul territorio sufficiente, un altro 30 per cento li giudica molto educati e più del 42 per cento è sicuro della loro disponibilità. Ora proviamo a fare il confronto con i risultati del sondaggio fatto da Fullresearch s.r.l. tra i cittadini di Milano. I «pizzardoni de' noantri» perdono di gran lunga la sfida con i colleghi meneghini, che i milanesi chiamano affettuosamente «ghisa». A Milano i cittadini soddisfatti del lavoro della Municale rappresentano il 48 per cento del totale. A Roma, ricordiamo, i vigili sono promossi solo dal 34,5 per cento. Una disfatta. Ma non è che a Roma il giudizio è contaminato anche dalle valanghe di multe prodotte ogni anno dal Corpo? Può darsi. Certo che nella Città eterna non deve essere facile nemmeno fare il vigile, dove approfittando del caos più totale ognuno vorrebbe fare quello che vuole. Sarà per questo che alla fine tra vigili e residenti non corre buon sangue. In una Capitale dove, dai ristoratori ai tassisti, ogni categoria cerca di tirare l'acqua al suo mulino, dove l'abusivismo impera nonostante le ordinanze del sindaco, dove lustro dopo lustro è stato permesso a D'Artagnan di prelevare indisturbato le monetine da Fontana di Trevi, il risultato del sondaggio della Research S.r.l. fotografa il sintomo di una situazione che così non può più andare avanti. Qualcuno deve rimboccarsi le maniche, a cominciare dai vigili.

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