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Serrata all'Esquilino I cinesi sono scappati

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Bufalao no sono pronti già da qualche giorno i cartelli affissi oggi in bella mostra davanti all'entrata di alcuni negozi della zona. L'idea è partita dal più estroso bugigattolo di accessori di Via dei Chiavari, davanti il forno Roscioli, dove turisti e romani non rinunciano a fare una capatina sbizzarrendosi nella scelta di vezzosi cappellini artigianali e coloratissime borsette ricamate. Il proprietario ha preparato un cartello che recita così: «Si avverte la gentile clientela che, in occasione del terremoto previsto a Roma per l'11 Maggio, questo negozio resterà aperto con orario elastico prima e dopo la scossa». Lo mostra a Il Tempo e cerca di convincere gli altri «colleghi» della via. E, a chi pensa sia uno scherzo, il negoziante dice: «Nemmeno per idea. Ci hanno messo la psicosi con questa voce che gira soprattutto su internet. Si tratta di un'ipotesi fatta dalla stessa persona che ha previsto il terremoto in Abruzzo; qualche dubbio che possa davvero accadere ce l'ho e ho pensato al negozio, ai turisti spaesati. Così, mi è venuto in mente di realizzare questo cartello». Il suo vicino, proprietario dell'attiguo negozio di abbigliamento per donna, sorride sotto i baffi: «Ma quale terremoto?», domanda poco informato. Nel rione, alcuni negozianti hanno deciso di abbassare le saracinesche per il paventato allarme. Le opinioni sono discordanti. Sulla piazza predomina il fatalismo, detta in soldoni: se ne fregano. Nei vicoli, invece, c'è chi pensa seriamente di scappare da qualche parte per sfuggire alla temuta catastrofe. Cartelli appesi già da ieri in altre parti della città, soprattutto in centro storico e nei pressi della Stazione Termini. Tanti anche i negozianti che all'Esquilino hanno approfittato della pseudo notizia per farsi una vacanza. A Piazza Vittorio, una bottega cinese rimarrà chiusa da oggi (proprio il giorno dell'annunciato terremoto) fino al 12 Maggio «per motivi di salute», si legge nel cartello affisso sulla saracinesca tirata giù. Nei magazzini di Via dell'Omo sono in moltissimi quelli che hanno deciso di lasciare Roma per qualche giorno.

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