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D'Artagnan: ora datemi un lavoro

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Arrabbiato, a tratti disperato, sicuramente disoccupato, pronto anche a lavorare e a consegnare il suo tesoretto di monetine straniere. D'Artagnan è stato rimesso in libertà sabato pomeriggio dopo l'arresto, venerdì, a Fontana di Trevi, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Si era arrampicato sul monumento per protestare contro la delibera della Giunta che da pochi giorni vieta di rubare le monetine. Si era sfregiato il pancione, come tante altre volte, perché i soldi rastrellati dalla fontana sono la sua unica fonte di sopravvivenza. Ma è davvero disperato? "Disperato e inca... nero". Davvero non sa come campare con tutti i soldi che ha raccolto dal 1968? "Non erano mica così tanti! Avete scritto che l'Acea rastrellava solo il lunedì. Ma non è vero! Ultimamente passavano martedì, mercoledì, giovedì, praticamente tutti i giorni. A me restavano quelli gettati la domenica". Buttali via... quanto raccoglieva il lunedì? «Duemila, duemilacinquecento euro». Sono diecimila euro al mese... "Magari! Sai quanti fondi di bottiglia tra monetine africane e asiatiche che non valgono niente?" Una minima parte, immagino... "E poi mica li tenevo tutti per me. Faccio beneficenza. Ho aiutato un sacco di poveracci peggio di me. Sai quante notti ho passato in giro a dare coperte di lana a quelli che dormono per strada?" No, quante? "Tante, altro che la Caritas". Che rapporto ha con la Caritas, fino a pochi giorni fa sua diretta concorrente? "A me non m'ha mai aiutato. Non mi fido. Meglio a me, quei soldi, che a loro". Che vuol dire che non si fida? "Che vorrei proprio sapere, voce per voce, che fine hanno fatto tutti i soldi che gli sono stati consegnati. Chi hanno aiutato?" Senta, D'Artagnan, e con i vigili che rapporto ha? "Ottimo, loro facevano la multa e io raccoglievo" Ma i tre sospesi hanno visto la spinta di suo fratello alla Iena? "Non potevano, stavano su". Secondo lei Caioni (ex comandante I Gruppo, ndr) meritava il trasferimento? "No. Caioni è da 10 e lode" E che voto dà al comandante del corpo Giuliani? "5 e mezzo" Perché? "Perché s'è fatto trascinà dagli eventi e non sapeva quello che è successo quella mattina" (13 marzo, ndr, quando è stato registrato il servizio delle Iene). E il sindaco Alemanno? "Su Fontana di Trevi ha sbagliato. Merita Zero, sotto zero. Però su Tor Bella Monaca se sta a impegnà. Per questo gli do 7" Se potesse cosa gli chiederebbe? "Uno, di non permettere che nel 2011, con l'uomo sulla luna, a Roma ci siano ancora persone a dormì de notte pe' strada. E poi un lavoro per me, perché così non posso campa'" . E al comandante dei vigili Giuliani? "A lui di ridarmi quei 600 euro che mi hanno sequestrato. Sò miei, l'ha detto pure il giudice" Quelli può prenderli quando vuole... "Non me pare. L'altro ieri a via Montecatini mica me l'hanno ridati...!" Poi lascerebbe in pace Fontana di Trevi? "Facciamo così. In cambio consegno a un'associazione di beneficenza il mio tesoretto". Alla Caritas, per esempio... "No, mai, manco morto. A qualunque altra tranne che alla Caritas". Quanti soldi sono? "Qualche sacco di monetine straniere" Ma quanto valgono? "E chi lo sa. Non so neanche di che paese sono. Dollari, Yen e Sterline li cambio, quelli no"  Come vanno le ferite? "Sono abituato, ma ieri (sabato, ndr) me so' sentito male in metropolitana" Cosa ha avuto? "Un mezzo infarto. M'ha raccolto un signore che passava. Del resto in cella, l'altra notte, a via Genova, non m'hanno mica trattato bene! Mettici pure lo stress del Tribunale. Soffro di diabete, me devo prende le cardioaspirine". Ma quando la smetterà di ferirsi? "Quando mi costringeranno a tagliarmi le vene" Non dica così. Che poi i vigili si preoccupano... "Una di sicuro si.." Chi? "Mia nipote. Fa la vigilessa ad Ardea".

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