Settimana-verità per Malagrotta
La prossima potrebbe essere la settimana decisiva per il dopo-Malagrotta. La governatrice Renata Polverini ancora non ha sciolto le riserve sull'indicazione del sito destinato a sostituire la discarica ormai satura. Il sindaco Alemanno tempo fa aveva dato per prossima la soluzione della Regione e la stessa Polverini l'altra settimana aveva ammesso che per l'indicazione del nuovo sito «è solo questione di giorni. Ci stiamo prendendo un po' di tempo per decidere. Ci sono in campo ancora due-tre soluzioni». Quella più accreditata al momento è Testa di Cane, nel Comune di Fiumicino. Sembrano invece tramontate, al momento, le soluzioni Allumiere e Monti dell'Ortaccio. La prima perché non gradita ai sindaci del territorio e al presidente della Provincia Nicola Zingaretti, il cui asse con la Polverini, soprattutto in tema di rifiuti, è blindato. La seconda perché invisa al sindaco Alemanno, col quale la governatrice ha avuto più d'un motivo di scontro sulla nuova discarica. Monti dell'Ortaccio per il Campidoglio significa la continuità con le amministrazioni Veltroni e Marrazzo. Alemanno avrebbe preferito spostare in provincia la discarica, come prevede il nuovo piano rifiuti che accorpa Ato Roma con Ato provincia. Piano che però, pur approvato in giunta, giace in Consiglio regionale in attesa di iniziare l'iter nell'Aula della Pisana. Si profila così una soluzione compromissoria e, da questo punto di vista, Testa di Cane sarebbe l'ideale. Anche se colpi di scena non sono da escludere. La Polverini, dopo aver varato in giunta il Piano rifiuti e la delibera per la costituzione di Lazio Ambiente Spa destinata ad acquisire il Consorzio Gaia, si dedicherà interamente al dopo-Malagrotta. Anche perché la discarica è satura e Roma non può fare la fine di Napoli. Soprattutto dopo l'emergenza scoppiata negli ultimi giorni in alcune zone alla periferia sud-est della Capitale.