I sindacati non pagano. Concerto a Tor Vergata

Dalle parole ai fatti. Domani il gruppo capitolino Pdl «Laboratorio Roma», presenterà una proposta di delibera per spostare il concertone del primo maggio a Tor Vergata. Ad annunciarlo è stato il consigliere della Lista civica Alemanno, Antonino Torre (neo acquisto di Laboratorio Roma): «In questo modo vogliamo evitare - ha spiegato l'ex generale - lo scempio di affliggere una parte della città con questo evento facendo in modo che si possa svolgere nella spianata di Tor Vergata, creata da Rutelli proprio per queste manifestazioni e spendendo diversi milioni». Un'idea che non dispiace neanche alla governatrice del Lazio, Renata Polverini. «Non mi sconvolgerebbe affatto. Anche perché il momento più bello che i giovani hanno vissuto in questa città è stato proprio a Tor Vergata - ha ricordato la Polverini - sicuramente il concerto a San Giovanni ha una sua storia però penso anche che se vogliamo integrare le periferie al contesto cittadino non dobbiamo guardare come a un tabù questa proposta». Ma se spostare il concertone a Tor Vergata sarà oggetto di un acceso dibattito in aula Giulio Cesare, si continuano a fare i conti su quanto i romani sono costretti a "pagare". La triplice infatti non ha mai rimborsato i costi della pulizia straordinaria dell'Ama, ovvero 54.614,75 euro. Più della Maratona di Roma, (che paga Atielle Roma srl) che costa 53.739,46 euro e poco meno della festa di Capodanno in piazza del Popolo, che paga il comune di Roma, 55.771,08 euro. E se la domanda sul perché Cigl, Cisl e Uil continuano a fare gli «gnorri» sul pagamento del servizio di pulizia (nonostante il concertone del primo maggio incassi più di 700mila euro di diritti tv), continua a rimanere senza risposta, nello scorrere l'elenco di chi paga, invece, le fatture Ama per le pulizie straoridinarie dovute ad eventi e manifestazioni, si trova più di una sorpresa. Pagano, ad esempio, la Caritas diocesana di Ostia (3.470 euro), la Fondazione Don Bosco nel mondo per la «corsa dei Santi», una manifestazione per gli orfani del Burundi (1.575 euro); ancora la manifestazione «sport contro la droga» (428 euro) e quella promossa da Emergency (1.208 euro). Ancora l'evento «handicap days» a piaza del Popolo, per la pulizia dell'area l'associazione Unica srl ha pagato all'Ama 3.597 euro. Cifre ben inferiori a quelle del concertone. Ma a vedere bene la finalità e il sacrificio di tante piccole associazioni (che non ricevono diritti tv) sicuramente i romani sarebbero più lieti di contribuire a queste manifestazioni piuttosto che per l'immondizia lasciata da chi da quell'evento guadagna centinaia di migliaia di euro.