Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Quattordicenne si salva dallo stupro distruggendo un locale

Polizia in azione

  • a
  • a
  • a

All'età di 14 anni la turista giapponese ha quasi messo in fuga due bengalesi di 26 e 41 anni che, ha raccontato, volevano violentarla. Ha semidistrutto il locale a Trastevere dove l'altra notte avrebbero tentato di abusare di lei, il bagno dove è stata rinchiusa dopo la reazione furiosa e che poi i due sono stati costretti ad aprire per il pandemonio scatenato dalla piccola Fushiko (nome di fantasia). Gli extracomunitari sono stati già fermati dalla polizia del Commissariato Trastevere, in attesa della convalida del magistrato. I fatti l'altra sera. La piccola cena coi suoi genitori in un locale di Trastevere. I tre parlano e alla fine discutono: solita lite tra figli e genitori. Solo che Fushiko non è una ragazzina qualunque. Intorno alle 23 si alza e se ne va. Mamma e papà non si preoccupano, rimangono al tavolo. Lei invece comincia a camminare per Trastevere. Poco dopo incrocia il primo bengalese. Ha 26 anni, è un ambulante con regolare permesso di soggiorno. I due parlano inglese, si capiscono. Il ragazzo le propone di andare in un posto tranquillo. È il ristorante dove lavora un suo amico di 41 anni, clandestino, con precedenti penali. Il locale è chiuso però il bengalese sa che il connazionale è ancora lì. Bussa a una porta secondaria, l'amico apre e richiude l'ingresso alle spalle dei due. Una volta dentro il giovane diventa esplicito: comincia a palpeggiare la giapponese, si spoglia cercando di denudare anche lei. L'amico di 41 anni sta a guardare. L'adolescente reagisce. Spacca piatti e bicchieri, lancia le posate, grida. I due sono presi alla sprovvista. Preoccupati la chiudono in bagno. Ma Fushiko è una furia che non si placa. Manda in frantumi lo specchio, urla. Alla fine i bengalesi aprono la porta della «prigione» e la giapponese si fionda all'esterno. Sono passate le 5 del mattino. La giapponesina corre per le vie di Trastevere, incontra un ambulante vicino a un chiosco che capisce le sue richieste di aiuto e chiama la polizia. Alle 6 gli agenti avvisano i genitori, portano Fushiko all'ospedale Bambino Gesù. I medici non rilevano tracce di violenza sessuale, le medicano il ginocchio sbucciato per i colpi che ha dato. Coi poliziotti la ragazzina torna nel ristorante che ha quasi devastato, in strada vede il giovane bengalese di 26 anni con una camicia a quadri e una bottiglia in mano. E lancia l'ultimo grido: «È lui».

Dai blog