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Caos preferenziali

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Apresentarla, alcuni consiglieri comunali di Pd, Pdl e Amore per Roma. Nel testo si impegnano sindaco e assessori competenti «ad adottare con urgenza i provvedimenti necessari al ripristino dell'originario scopo delle corsie preferenziali, riservandole solo al trasporto pubblico collettivo e ai veicoli pubblici». Il primo firmatario, Maurizio Berruti (Pdl), ha spiegato che «l'errore commesso di aprire le corsie preferenziali alle moto dev'essere eliminato, riportandole alla loro funzione originaria e cioè quella dell'interesse del trasporto pubblico, evitando che i costi di gestione che aumentino i costi di gestione pagati dalla collettività». Maurizio Policastro (Pd) ha espresso «forte perplessità verso l'apertura delle corsie preferenziali ai motorini, perchè Roma è già fortemente carente di corsie e in tre anni non ne è stata fatta nemmeno una nuova. Aprendo quelle poche che ci sono ai motorini, si corrono forti rischi di intasamento oltre che per la salute dei motociclisti». E non manca chi usa le preferenziali per fare politica. Il capogruppo di Fli in Consiglio regionale Francesco Pasquali, ad esempio, attacca: «Rinnoviamo l'invito al sindaco Alemanno e all'assessore Aurigemma di smetterla con la facile e inutile propaganda e di disporre un piano di mobilità che inizi a migliorare realmente la qualità di vita dei cittadini. Magari cominciando a prestare attenzione a quei diffusi disagi cui sono sottoposti negozianti e automobilisti, come ad esempio a causa dei lavori interminabili per la manutenzione. Il sindaco dovrebbe fare una passeggiata per il II Municipio». Pronta la replica del consigliere regionale Pdl Carlo De romanis: «Non capisco cosa c'entrino da parte di Francesco Pasquali le esternazioni sui lavori infrastrutturali nel Municipio II, i quali tendono invece a riqualificare viale Nemorense e a rilanciare una zona commerciale come viale Libia. Credo che la propaganda la stia facendo, piuttosto, proprio chi rilascia dichiarazioni su vicende che peraltro neanche gli competono».

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