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Antonio Sbraga «È questo il diavolo».

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Poiadditò una delle presunte «case dei mostri», descrivendola fin nei minimi particolari prima di guidare gli inquirenti nel ritrovamento «della palla lasciata dalla mia amichetta: sta lì, sotto quel cespuglio». E proprio intorno a quella palla da gioco, e la foto indicata che ritrae uno dei 5 imputati del processo sui presunti abusi sessuali ai danni dei 21 alunni dell'asilo di Rignano Flaminio, che ieri è ruotata l'intera, tredicesima udienza del dibattimento in corso al Tribunale di Tivoli. Una seduta durata stavolta solo meno di 5 ore, perché due dei 4 genitori attesi per l'audizione non si sono presentati: per loro il collegio ha comminato una multa di 200 euro ciascuno. Ma gli altri due, il padre e la madre del bimbo sinora risultato più loquace, hanno raccontato lo sconcerto di quell'inattesa tirata piena d'ira che il loro figlio fece sfogliando distrattamente un settimanale che girava per casa. «Lì c'era un'intervista più la foto di due degli imputati e mio figlio - ha raccontato in aula la madre, assistita dall'avvocato Pietro Nicotera - cominciò a urlare indicando quello che più volte aveva definito come il "diavolo con i ricci e i baffi", insieme alla descrizione dei vari giochi subiti». Un racconto però contestato in toto da uno dei difensori, l'avvocato Roberto Borgogno, che ha polemicamente abbandonato l'aula dopo un vivace scambio con la testimone e i legali di parte civile sull'assoluta mancanza dei due episodi citati nell'audizione all'interno del fascicolo delle denunce presentate a suo tempo. «I miei assistiti indicarono gli episodi agli inquirenti - replica l'avvocato Nicotera - ma non potevano essere contenuti nelle denunce, presentate nell'ottobre del 2006, mentre le foto dell'intervista uscirono in edicola dopo la scarcerazione degli indagati, nel maggio del 2007». E anche il riconoscimento di una delle presunte «case dei mostri» è più recente: «si tratta di un casale a Valle Reale, individuato nell'ambito del nuovo filone d'inchiesta - conclude Nicotera - è in quel sopralluogo che il bambino ha accompagnato i carabinieri illustrando i vari ambienti, fino all'episodio emblematico di quella palla indicata sotto quel cespuglio e trovata dagli inquirenti». La prossima udienza fissata dal presidente Mario Frigenti per il 6 giugno.

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