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"Le Iene" all'attacco, la munipale: non siamo complici di D'Artagnan

Il fermo immagine del momento in cui il complice di D'Artagnan consegna qualcosa all'agente della municipale

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Le immagini andate in onda mercoledì notte mostrano la iena Filippo Roma recarsi a Fontana di Trevi per filmare la raccolta delle monetine gettate in acqua dai turisti (denaro destinato alla Caritas). Le riprese mostrano il «celebre» Roberto Cercelletta, detto D'Artagnan, entrare nella fontana. L'uomo arriva nella piazza tutti i lunedì e, prima che gli addetti dell'Acea raccolgano i soldi per portarli ai bisognosi della Caritas, prova a prendersi più monete possibile (si calcola che dalla fontana l'Acea «peschi» circa 600 mila euro l'anno). Anche questo lunedì Cercelletta arriva puntuale. Due uomini gli fanno da palo. Un altro lo aiuta a mettere in un cesto le monete. Sullo sfondo, due vigili restano a guardare, fin quando la telecamera riprende uno dei due complici avvicinarsi a un agente e consegnare un oggetto bianco, probabilmente di carta. È a questo punto che la iena interviene chiedendo delucidazioni. La situazione degenera: i vigili non spiegano come mai un uomo è indisturbato nella fontana e Filippo Roma finisce picchiato e gettato in acqua dai ragazzi di Cercelletta senza che nessuno intervenga. La municipale è in mezzo a un polverone. La polizia municipale finisce nella bufera dopo un servizio del programma tv "Le Iene". Così, ieri mattina, il comandante dei vigili Angelo Giuliani convoca una conferenza stampa assieme al delegato del sindaco alla sicurezza Giorgio Ciardi. Negli stessi istanti proprio D'Artagnan torna sulla fontana e si taglia l'addome. Giuliani si scusa col giornalista-iena aggredito mercoledì notte e spiega: «Contro quei tre vigili (due erano in divisa, uno in borghese, ndr) ho preso provvedimenti: per ora sono sospesi, ma rischiano il licenziamento». Poi il comandante commenta le immagini in cui un oggetto passa dalla mano del complice di D'Artagnan a quella del vigile: «Non c'è nessun sistema di collusione. Il nostro agente ha preso la carta d'identità di Cercelletta, che la tiene in una busta di plastica, per verbalizzare la sua entrata in acqua». Nel video D'Artagnan racconta di aver dato a un agente 600 euro. «Sono accuse infondate - dice il comandante -, quei soldi si riferiscono a un sequestro che noi abbiamo fatto a lui, quando fu arrestato qualche anno fa».Fab. Per.

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