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La morte di Mario Di Carlo unisce destra e sinistra.

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Tuttilo stimavano. Anche per quell'approccio burbero ma schietto che non gli evitava frequenti discussioni. Il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, sottolinea: «Mario Di Carlo è stata e rimarrà una personalità significativa per i cittadini del Lazio. Non è stato solo un uomo politico, ma uno che della politica, nei tanti incarichi di prestigio che ha ricoperto, ha fatto davvero lo strumento per il bene della collettività». Addolorati anche il leader de La Destra Francesco Storace e il consigliere Roberto Buonasorte: «La notizia della improvvisa scomparsa di Mario Di Carlo ci rattrista profondamente. La Destra rende omaggio a un avversario profondamente leale e a un uomo onesto e si unisce al dolore dei familiari, del suo gruppo consiliare e del suo partito. A tutti mancherà la sua intelligenza politica». «Provo un profondo dolore per la morte di Mario Di Carlo, uomo leale, compagno di partito, amico vero» spiega il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Bruno Astorre. «Un amico, in apparenza era burbero ma aveva un grande cuore» dice Luca Nitiffi, dirigente nazionale del Pd. L'ex segretario Democratico Walter Veltroni racconta: «Ho conosciuto Mario da vicino, specialmente nel periodo in cui ha fatto parte della giunta della città di Roma, negli anni in cui ero sindaco. Mario era una persona autentica, un amministratore e un uomo politico onesto e capace». Il leader dell'Api Francesco Rutelli, andato alla camera mortuaria dell'ospedale Ifo Regina Elena, ha espresso ai familiari di Di Carlo il suo «sentimento di dolore per una scomparsa così dolorosa, prematura, che priva la comunità di Roma e del Lazio di una delle più singolari personalità di politico, di amministratore e di storico ambientalistà». Interviene anche l'assessore regionale Fabio Armeni: «Il mondo politico e istituzionale perde un uomo capace e leale nel confronto politico in Consiglio regionale». E se per il deputato del Pd Michele Meta «il partito perde prematuramente un dirigente pieno di passione e interessi», il consigliere regionale Democratico Tonino D'Annibale sottolinea: «La sua onestà intellettuale mi mancherà moltissimo, così come il suo essere lontano anni luce da stereotipi e banalità grazie alla schiettezza che lo contraddistingueva». «Ci mancherà la sua passione politica, la sua forza e il suo impegno nelle istituzioni, per la città e per il partito che l'ha visto protagonista di importanti risultati» dice il capogruppo del Pd in Campidoglio Umberto Marroni. Per il senatore del Pd Lucio D'Ubaldo «pur avendo esercitato rilevanti funzioni pubbliche, si era sempre mostrato libero dai condizionamenti del potere». Il vicepresidente del Lazio, Luciano Ciocchetti, ricorda Di Carlo come «una persona con cui mi sono scontrato spesso, ma questo non ha mai cancellato la grande stima che ho nutrito per chi, come lui, combatteva con forza per le sue convinzioni». Lo ricorda anche l'imprenditore e presidente Atac Massimo Tabacchiera: «La politica, non solo romana, perde un uomo coerente, leale, onesto e sempre pronto a battersi per far prevalere equità e giustizia». «Addolora la sua perdita, quella di un collega che alla professionalità ha sempre affiancato grande lealtà e sincerità» spiega l'assessore regionale Aldo Forte. Mentre il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli sottolinea: «Sono profondamente addolorato dalla notizia della prematura scomparsa del consigliere regionale Mario Di Carlo, uomo tenace, coraggioso e caparbio con il quale ci siamo confrontati molte volte, anche da fronti diversi». Il capogruppo dell'Idv Vincenzo Maruccio lo definisce «politico di razza e brillante collega in Giunta e Consiglio regionale». Giancarlo Miele (Pdl), uno dei giovani eletti alla Pisana, precisa: «Di Carlo rimarrà per noi giovani consiglieri un esempio di passione e dedizione». Alb. Dim.

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