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Stagione balneare al via a Ostia

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Machi romano non è per entrare negli stabilimenti e nelle spiagge libere dovrà pagare la tassa di soggiorno. L'accordo tra i 78 concessionari demaniali e il Comune, più volte annunciato, è saltato all'ultimo minuto. I gestori degli stabilimenti non potranno pagare «a forfait» l'importo preventivato in cinquantamila euro l'anno. Dovranno, invece, chiedere i documenti ai bagnanti che si presentano alla biglietteria. Chi risiede nella Capitale è esentato dal balzello voluto dal Comune per rifondere i costi della pulizia della città dai rifiuti abbandonati dai visitatori. Chi abita in altri comuni oppure è straniero dovrà sborsare un euro, da aggiungere alle tariffe per il noleggio di lettino, ombrellone e cabina. Un meccanismo che rischia di allungare inevitabilmente la coda all'ingresso delle spiagge e di allontanare le famiglie numerose. Dirottando turisti che arrivano dai paesi della provincia di Roma verso gli arenili di Fiumicino, Fregene, Maccarese. Che la tassa di soggiorno non applicano e che ieri hanno iniziato ad affitteranno ombrelloni. Mentre Torvajanica, Ladispoli, Anzio apriranno solo dal primo maggio, data di apertura ufficiale della stagione balneare in Italia. Chiuderà il 30 settembre. «Non siamo ancora pronti», spiegano. Ostia farà dunque la parte del leone, almeno la prossima settimana. Le previsioni nuvole e cielo coperto ma, a quanto pare, alla gita fuori porta di Pasquetta rinunceranno in pochi. Tutto esaurito nei ristoranti in riva al mare. Ale. Zav.

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