Nelle farmacie comunali i medicinali costano di più
Se la situazione finanziaria di Farmacap non è delle più floride un motivo probabilmente c'è: nelle farmacie comunali i medicinali costano di più. A rilevarlo è l'indagine dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi comunali, che ha effettuato un monitoraggio sul prezzo medio dei farmaci nelle strutture Farmacap, nelle farmacie private e nella grande distribuzione. Solo per tre medicine i prezzi praticati da Farmacap sono più vantaggiosi e precisamente per il Moment 12 (sconto medio del 25,6%), il Moment 24 (20,5%) e il Pursennid (15,1%). Per tutti gli altri medicinali monitorati la scontistica Farmacap media è dello 0%. La Finanziaria 2007 ha varato dal 2008 in poi la liberalizzazione dei prezzi dei farmaci di classe C, i Sop (senza obbligo di prescrizione) e Otc (farmaci da banco, over the counter). A partire dal 1° gennaio 2008 il prezzo viene fissato in totale autonomia da ciascun titolare di farmacia o d'esercizio autorizzato. Sulle confezioni di questi medicinali non compare più il prezzo massimo di vendita stabilito dalle aziende produttrici e farmacie e parafarmacie sono libere di applicare il prezzo che desiderano. Con l'entrata in vigore delle liberalizzazioni l'Assofarm, le federazione che rappresenta numerose aziende e più di 1.400 farmacie comunali in tutta Italia, aveva invitato gli associati a praticare il massimo sconto sui farmaci di fascia C. «Sono invece solamente tre i farmaci da automedicazione venduti da Farmacap a un prezzo inferiore rispetto al precedente prezzo pieno Aifa», si legge nel rapporto dell'Authority. «Tale politica di prezzo - dice poi l'Agenzia - porta a uno sconto medio nelle farmacie Farmacap dell'1%, contro i valori medi nazionali rilevati da Altroconsumo pari al 7,6% nelle farmacie private e al 21,3% negli impermercati». La farmacia comunale dovrebbe avere una importante funzione di calmiere rispetto al monopolio dei prezzi. Fatto che non si è verificato secondo l'Authority. Anche se l'Azienda farmasociosanitaria capitolina si è difesa osservando di «aver preferito individuare un paniere più mirato di prodotti per categorie di assistiti che ha interessato non soltano i farmaci, ma anche altri presìdi». Politica che leggendo i bilanci fino al 2009 ha evidentemente fallito.