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Il Campidoglio vuole privatizzare le farmacie comunali in rosso

Il consigliere del Pdl Fioretti

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Farmacap, l'Azienda farmasociosanitaria capitolina che gestisce le 43 farmacie comunali, potrebbe essere liquidata entro l'anno. L'intenzione del sindaco Alemanno è infatti quella di privatizzare la municipalizzata, sacrificandola per tenere in ordine i conti del Comune. L'idea non è affatto nuova, a dire il vero. Era infatti già stata formulata dall'ex assessore al Bilancio Maurizio Leo e il suo successore Carmine Lamanda non sembra essere affatto di avviso diverso. Negli ultimi tempi si sarebbero tenute diverse riunioni riservate in Campidoglio alla presenza del sindaco e dei capicorrente del Pdl per fare il punto della situazione e decidere come procedere. Il destino di Farmacap sembra dunque segnato: verrà venduta in quanto attività ritenuta non economica dal Comune. Intanto l'inchiesta de Il Tempo sulla gestione dell'Azienda farmasociosanitaria capitolina ha sollevato i dubbi del consigliere Pdl di Roma Capitale e portavoce di Laboratorio Roma Pierluigi Fioretti. «Il direttore generale Orgera ha delle evidenti responsabilità. Mi chiedo come mai si trovi ancora al suo posto. Perché tutti tacciono? Si può sapere da chi è protetto il direttore generale di Farmacap?», attacca Fioretti. Sulla privatizzazione il consigliere di Laboratorio Roma è netto: «Mi sembra onestamente l'unica strada percorribile. Tutta l'azienda e le sue 43 farmacie verrano vendute mentre la teleassistenza passerà in carico ai Servizi sociali del Comune. D'altronde non ha senso tenere in piedi un'azienda in perdita costante. Le farmacie comunali sono le uniche che non producono reddito. Certo la gestione nell'ultimo decennio è stata fallimentare. Da quando c'è il centrodestra al governo di Roma le cose sono migliorate, però non si può tornare indietro da una strada ormai tracciata. Entro l'anno verrà espletato il bando per la privatizzazione. I dipendenti però non devono preoccuparsi: verrano riassorbiti dal Comune». Intanto, sulla gestione di Farmacap si addensano le nubi di casi di mobbing ai danni dei dipendenti. L'Inail nel 2004 ha riconosciuto oltre 5.000 euro d'indennità a un dipendente per «menomazione dell'integrità psico-fisica» per «disturbo dell'adattamento reattivo a situazione lavorativa». Fatti accertati anche dal Tribunale del Lavoro di Roma nel giugno 2007. I casi simili sarebbero molti in Farmacap. Fonti interne dichiarano «almeno 17 casi» e non esitano a parlare di «condizioni di lavoro in locali fatiscenti, scarissima pulizia dei locali, aggressioni fisiche denunciate anche ai carabinieri, trasferimenti ritorsivi, minacce di trasferimenti penalizzanti, discriminazione nell'assegnazione dei premi di produzione e nella firma delle ferie, disparità di trattamento nell'assegnazione delle sedi». Su alcune di queste denunce dei dipendenti c'è anche un'interrogazione all'allora sindaco Veltroni presentata il 25 novembre 2002 dall'allora consigliere comunale Bruno Prestagiovanni.

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