Aereo si schianta dopo il decollo
Nettuno Morti nell'esplosione Francesco Ingenito e Dino Milita di 53 e 46 anni
Dovevaessere una mattina di festa per l'ex sottufficiale dell'aeronautica Francesco Ingenito di 53 anni e Dino Milita di 46 anni, appassionati di volo pronti a partire per il Trasimeno Air Festival, un raduno di velivoli in programma fino al 25 aprile a Castiglione del Lago. Soci del campo volo Ali Nettuno, in via dello Scopone, i due, un ex maresciallo dell'aeronautica militare e un elettricista, residenti ad Anzio, erano a bordo del loro ultraleggero Storm quando qualcosa è andato storto. Poche centinaia di metri dopo il decollo il loro aereo ha perso quota, schiantandosi in un campo davanti all'aviosuperficie di via dello Scopone. «Ho sentito partire l'aereo - racconta un residente della zona che era impegnato in una vigna poco distante - e subito dopo una perdita di potenza del motore e un fruscio, quasi avessero colpito uno degli alberi presenti nel campo. Allora, quando ho visto l'aereo precipitato a terra, mi sono avvicinato per tentare di prestare soccorso, ma è esploso davanti ai miei occhi. Non ci volevo credere». Un boato che ha sconvolto l'intero quartiere, una zona di campagna piena di vigne e campi per i pascoli, e di certo non avvezza alla ribalta delle cronache. Ognuno ha cercato di fare la sua parte, anziani compresi, una sorta di gara di solidarietà che purtroppo non è servita a salvare la vita a Ingenito e Milita. Nonostante l'intervento sul posto quasi immediato di un'ambulanza del 118 neroniano e di un'eliambulanza, per i due piloti di Anzio, letteralmente carbonizzati, non c'era ormai più nulla da fare. Ad effettuare le indagini, gli agenti di Polizia del Commissariato di Anzio, che dovranno cercare di valutare se alla base della tragedia vi sia un errore umano di uno dei due appassionati di volo, oppure un'avaria al motore. Distrutti parenti e amici delle vittime, entrambi sposati con figli, accorsi numerosi sul luogo dell'incidente per verificare quanto accaduto. Così come sconvolti e increduli erano alcuni dei soci del campo volo di via dello Scopone, che in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco hanno provato per primi a domare l'incendio divampato subito dopo l'esplosione dello Storm. «Erano due piloti esperti - raccontano - con decine di voli alle spalle, entrambi col brevetto. Non riusciamo proprio a capire come possa essere accaduto. Anche le condizioni meteo oggi erano le ideali per volare». Le indagini, coordinate dal pm Giovanni Taglialatela di Velletri, dovranno ora ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e valutare eventuali responsabilità. I corpi dei due piloti, trasportati all'ospedale di Tor Vergata, sono già a disposizione del medico legale per l'autopsia.