Abusivo cacciato da abusivi
Raffaeleè un infermiere napoletano disoccupato (con due figli) ed è a San Pietro per provare a vendere una decina di corone. Tre euro l'una. «Voglio guadagnare qualche soldo per vivere, nulla di più». Ma arrivare sulla piazza, per lui, è impossibile. «Mi sono avvicinato con le mie corone in mano e subito mi hanno avvicinato tre persone. "Che stai a fa'", mi hanno detto. Poi mi hanno messo un pugno in faccia in faccia in segno di sfida: "Qui non te devi avvicinà, ce stamo noi. Sti napoletani de m...". E per poco non mi linciano». Così Raffaele deve girare i tacchi e allontanarsi dalla piazza. Ma neppure nel tratto di via della Consiliazione più vicino al Colonnato può stare: «Mi sono dovuto allontanare molto, quegli abusivi lì mi hanno praticamento spinto quasi fino alla fine della strada». Adesso prova a vendere le sue corone a metà tra Castel Sant'Angelo e piazza San Pietro. Ma non si affaccia troppo sul viale, dove passano migliaia di pellegrini, per paura di trovarsi di fronte ancora una volta un brutto muso. «Come me ci sono altri che non possono avvicinarsi - spiega Raffaele, che ha venduto dopo tre ore solo sette "pezzi" - e si nascondono per non dare troppo nell'occhio». Ma il ragazzo, trentenne, non si farà intimorire. Resta al suo posto e annuncia di tornare anche oggi e nei prossimi giorni: «Anche se non si potrebbe, io devo sfamare la famiglia quindi proverò a vendere le mie corone almeno fino al Primo Maggio». F. P.