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La partita Cotral sui numeri del Cda

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All'indomanidella mossa a sorpresa dell'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Lollobrigida, di chiedere la revoca del consiglio di amministrazione di Cotral spa, i partiti fanno i conti, calcolatrice alla mano. La delibera di giunta dell'agosto scorso prevede infatti il taglio del numero dei componenti i consigli di amministrazione delle partecipate laziali. Il Cda di Cotral attualmente è composto da sette membri, tre dell'Udc (tra i quali il vicepresidente), tre del Pd e uno del Pdl. Portarli a cinque significa invitabilmente mandare a casa qualcuno. Oltre al riequilibrio scontato delle forze politiche. Voci di corridoio sembrano escludere la presidenza all'Udc, che manterebbe soltanto il vice, De Bosi. Due membri andrebbero al Pdl, due alla Lista Polverini, uno al Pd. Difficile centrare il totonomine se la quadra dei numeri non è stabilita. Certamente la presidenza andrà a un pidiellino. Zaccheo, potente esponente di Latina avrebbe chiesto per sé la poltrona più alta della Cotral. Ad Adriano Paolozzi la Polverini avrebbe detto già «no» ma potrebbe rientrare in corsa. E che dire poi della lunga lista degli esclusi romani dalle regionali? La partita a risiko insomma è appena cominciata e non potrà non coinvolgere anche l'altra sorprendente vicenda che riguarda l'Atac. Anche qui, dopo le dimissioni del presidente, amministratore delegato e presidente del collegio dei sindaci, i partiti dovranno trovare la sintesi. E chi oggi potrebbe perdere un posto in Cotral, potrebbe "guadagnarlo" domani in Atac. Sus. Nov.

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