La galoppata di Patti Smith
diCARLO ANTINI Chi meglio di Patti Smith può mettere la faccia sulle lotte per l'ambiente? Chi meglio di Patti Smith incarna il sogno della musica cosiddetta «impegnata»? Non parliamo dell'arte per l'arte ma del tentativo di trascinare il pubblico, veicolando messaggi che lasciano il segno e scuotono le coscienze, se necessario. Per questo gli organizzatori dell'Earth Day non ci hanno pensato due volte e, per l'appuntamento romano di domani sera, hanno tirato fuori il coniglio dal cilindro. Earth Day 2011 nasce sotto il segno del rock al femminile. Sul palco allestito nel Galoppatoio di Villa Borghese saliranno due artiste di riferimento come Patti Smith e Carmen Consoli. Non sono state molte le incursioni della sacerdotessa del rock statunitense in Italia. Per questo il concerto di Patti Smith assume contorni molto particolari. Si tratterà di una vera e propria testimonianza, la volontà di legare il proprio nome alla causa dell'Earth Day. Per un giorno Villa Borghese diventerà il teatro visto dal mondo intero. La manifestazione ha aderito al progetto Impatto Zero di LifeGate: le emissioni di anidride carbonica generate dall'evento, oltre 330.000 kg di CO2, saranno compensate contribuendo alla creazione e tutela di oltre 70.000 mq di foreste in crescita in Costa Rica, lo stato con la più alta densità di biodiversità al mondo. Anche per questo salirà sul palco Patti Smith. E non sarà sola. Con lei anche Carmen Consoli, Rein, band di patchanka italiana, Roberto Angelini, cantautore intimista e chitarrista virtuoso, e Adriano Bono, già voce e autore delle Radici nel cemento. Il concerto comincerà alle 20 e sarà a ingresso gratuito. L'Earth Day non si esaurirà domani. Venerdì a partire dalle 20,10 su Sky Uno verrà trasmesso il meglio del concerto, mentre National Geographic Channel proporrà alle 21,10 «Plastiki», l'avventura di David De Rothschild a bordo di una barca fatta da 12.000 bottiglie di plastica riciclate. A proposito di ambiente, la scelta del Galoppatoio è la conseguenza di una serie di polemiche esplose poco meno di un anno fa, in concomitanza con i sei concerti organizzati da Renato Zero per festeggiare i suoi 60 anni. La polemica sui concerti in piazza di Siena ha radici lontane, ma esplose con forza proprio nell'ottobre del 2010 e si trascinò per oltre un mese. Polemica che contrappose da una parte il Comune di Roma e dall'altra il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro e gli ambientalisti sull'opportunità o meno di concedere piazza di Siena. Alla fine, per usufruire della splendida piazza, il cantante romano fu costretto a pagare 210 mila euro: 60 mila per la pulizia straordinaria dell'area, 150 mila per l'occupazione di suolo pubblico. L'intenzione del Comune di Roma è «monetizzare» gli eventi a Villa Borghese con l'aiuto di una commissione scientifica che sia in grado di dire «quali e quanti», anche perché sulla base di un sopralluogo svoltosi lo scorso novembre, spiegò il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale Umberto Broccoli, servirebbe almeno un milione di euro solo per la manutenzione di Villa Borghese. Ad avanzare le maggiori richieste fu Alberta Campitelli, della sovrintendenza paesaggistica, che chiese «più fondi per la manutenzione di siepi, muretti e tutto ciò che fa di Villa Borghese un vero e proprio museo». Non sorprende, dunque, che proprio l'Earth Day sia il primo grande evento che dice addio a piazza di Siena e inaugura il Galoppatoio come luogo privilegiato per i concerti rock a Villa Borghese. Per il sindaco il Galoppatoio è «un'area molto più salvaguardabile a livello ambientale e con il concerto dell'Earth Day 2011 inauguriamo questa scelta». Mentre dal palco, la «sacerdotessa» del rock a stelle e strisce sciorinerà le sue «Because the night» e «People have the power». E ci sarà da crederle.