Le étoiles del futuro si formano all'Opera

Domani, sul palcoscenico del Teatro Nazionale, primo appuntamento con l'annuale spettacolo della Scuola di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma diretta da Paola Jorio, alle 11 per le scuole (repliche il 13, 14, 15, 19 e 20 aprile sempre alle 11 per le scuole), mentre il pubblico vi avrà finalmente accesso sabato 16 alle 18 e domenica 17 alle 17. Cosa si rappresenterà, dopo mesi di esercizi, prove, tensioni, ma indubbia felicità di essere «arrivati»? Il festosissimo «Don Chisciotte», musicato dall'austriaco Léon Minkus sulla falsariga del testo omonimo di Miguel de Cervantes, spettacolare, pirotecnico balletto del repertorio ottocentesco europeo, cavallo di battaglia ieri e oggi delle maggiori stelle del firmamento della danza classica. S'intende: oggi il «Don Chisciotte» è in versione lievemente ridotta per opera di Ofelia Gonzalez e Pablo Norat, docenti della Scuola, affinché si adatti a ragazzi di 17-18 anni: ma nulla vi andrà perduto della storia a metà fra il divertente e il drammatico dell'allettante Kitri, amata dal barbiere Basilio povero ma bello, che però l'oste suo padre vorrebbe sposa al ricco e vecchio Gamach. La coreografia del «Don Chisciotte» ebbe varie versioni, culminando in quella di Marius Petipa al Bolshioj nel 1869: a questa coreografia ne seguirono altre, sia di Alexandr Gorsky nel 1900 (con interventi musicali di Roberto Drigo e il famoso ballerino e didatta Cecchetti nel ruolo di Don Chisciotte), sia di Balanchine nel 1965 con musica di Nabokov, sia di Nureiev nel 1966 e altre ancora, restando sempre uno spettacolo effervescente e mirabolante, con difficoltà tecniche esibite come prove di bravura. Oggi vi si cimentano i giovani della mitica Scuola di Ballo dell'Opera fondata nel 1928, che compete con quelle della Scala di Milano e del S. Carlo di Napoli, in antichità e livello tecnico. Vi insegnarono le sorelle Battaggi, Walter Zappolini, la Terabust: ne uscirono Raffaele Paganini, la stessa Terabust, Diana Ferrara e le odierne étoiles Mario Marozzi e Laura Comi. La Scuola dal 2000 è diretta da Paola Jorio, uscita dal Balletto di Roma e provetta guida di giovani già in carriera, come Alessandro Riga, Claudio Cocino, Dalila Sapori ed altri, che già calcarono il palcoscenico del Teatro Nazionale con balletti dell'Otto e Novecento. Nel «Don Chisciotte» dei diciottenni di oggi, il finale sarà lieto, dopo salti, prese, giri, e fouettés da capogiro, dopo, litigi, baci, guerra ai mulini a vento, danze zingaresche e un tenero «sogno di don Chisciotte» in puro stile accademico.