Vallini ai pellegrini: qui la sua luce Vivranno un'esperienza spirituale
Perchécredo che la luce di Giovanni Paolo II sia una luce necessaria oggi». Agostino Vallini, cardinale vicario del Papa per la diocesi di Roma, non è preoccupato dai numeri. Non è agitato nemmeno delle voci che parlano insistentemente di un rapporto duro e difficile con il Comune, per una questione di costi, o semplicemente perché si devono definire le competenze dell'una e dell'altra parte. Giunge alla conferenza stampa per la presentazione legata agli eventi della beatificazione di Giovanni Paolo II il giorno dopo l'ennesima riunione del lunedì, durante la quale Vicariato, Comune di Roma, Protezione Civile e Forze dell'Ordine vagliano i numeri della beatificazione, individuano le vie di fuga, cercano di comprendere come gestire la folla. Vallini ci tiene però a salvaguardare la dimensione spirituale dell'evento. E lega indissolubilmente la figura del Papa quasi beato alla città di Roma. Perché, afferma il cardinal vicario, «Giovanni Paolo II è stato un uomo universale, ma certamente un uomo di Roma». Ma cosa deve essere per Roma la beatificazione di Wojtyla? «Un evento di grande spiritualità», afferma il cardinale. E chiude ogni polemica sottolineando il «grande sforzo organizzativo compiuto da Roma» per questo Pontefice che «ha incarnato il Vangelo e ci ha mostrato, in modo concreto, come essere cristiani». La città di Roma e il Papa. Il cardinal Vallini mette in luce il grande amore che Giovanni Paolo II aveva per la natura, e lo lega allo sforzo che l'Ama di Roma farà per tenere pulite e in ordine le zone interessate dalla cerimonia. Giovanni Paolo II e Roma. Il Primo maggio, liturgicamente, è la Festa della Misericordia, istituita proprio da Giovanni Paolo II nella prima domenica successiva a Pasqua. Ma quest'anno è anche la Festa del Lavoro. «Giovanni Paolo II - sottolinea - è stato per la sua storia personale molto vicino ai lavoratori». Vallini fa anche riferimento al concerto del Primo Maggio. Molti hanno sottolineato la difficoltà che avrebbe creato la Chiesa alla città di Roma nell'organizzare una tale beatificazione il giorno del Concertone. Il cardinal vicario smorza ancora ogni polemica. «I rapporti tra il Vicariato di Roma e l'amministrazione capitolina - afferma - sono cordialissimi, di collaborazione e di rispetto reciproco».