De Carolis tecnologica Ora anche i televisori
CIVITAVECCHIA È salito a 770 il numero degli ospiti tunisini presso il Centro di accoglienza dell'ex caserma De Carolis a Civitavecchia. Ieri mattina, ai 710 che da martedì scorso hanno trovato ospitalità nella struttura, se ne sono aggiunti altri 60 arrivati in piena notte in porto a bordo del traghetto Flaminia della Tirrenia. Sulla stessa Flaminia erano stati imbarcati in tutto 454 immigrati. Oltre i 60 rimasti a Civitavecchia, 16 sono stati trasferiti a Campobasso, 15 a Caserta, 36 a Crotone e 328 in Umbria. I nuovi arrivati alla De Carolis sono stati identificati e sottoposti a visite mediche, mentre il personale volontario procedeva al posizionamento dei nuovi letti. Situazione tranquilla, rimarcata dal sindaco Moscherini: «Voglio confermare ai cittadini la grande tranquillità che si respira all'interno del Centro». Dal canto suo l'Assessore con delega alla Protezione Civile, Andrea Pierfederici, ha assistito alle operazioni insieme al Comandante della Polizia Municipale Carlo Sisti. «La struttura ha funzionato a dovere, consentendo le operazioni di identificazione che sono la ragione stessa della sua esistenza, quindi potrebbe presto cominciare la fase di alleggerimento del campo». Tra oggi e domani infatti dovrebbero arrivare i primi permessi di soggiorno. Intanto l'aria all'interno della caserma è serena grazie alle forze di polizia, ai volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa, di Città Pulita che più volte hanno varcato i cancelli del Centro per andare a comprare sigarette e aiutare in tutti i modi gli ospiti. Altro che lager. Ne va fiero Pierfederici: Civitavecchia è un esempio da seguire. Fuori invece monta la polemica con la sinistra che parla di lager, di condizioni disumane in cui vivono gli immigrati. Vorrebbero entrare dentro. Il permesso viene concesso al solo consigliere provinciale di Sel Gino De Paolis, che riesce a parlare con alcuni tunisini per poi rapportare i manifestanti fuori. «La situazione è tranquilla - dice - Ho parlato con alcuni di loro e mi hanno detto che sono trattati bene, i pasti sono buoni e sono sempre seguiti sotto l'aspetto sanitario». Come dire, polemica smontata dai fatti. I tunisini vogliono solo avere il permesso di soggiorno e andare via. Nel frattempo prendono il sole, giocano a calcetto e mangiano (ieri a pranzo penne al sugo, formaggio, verdura e frutta, stasera pollo con contorno). Impegno a 360 gradi, come quello della Croce Rossa. La sezione femminile ha attivato un punto di raccolta per vestiario che è possibile consegnare presso la sede di via Mazzini. Encomiabile l'atteggiamento del presidente del San Gordiano Aldo De Marco che ha inviato materiale da calcio, tra cui fratini e palloni. È una gara di solidarietà spontanea. E in serata Pierfederici ha fatto portare tre televisori al plasma con Sky per permettere agli ospiti di tenersi aggiornati. E sono arrivate anche le docce. Se qualcuno pensa sia un lager....