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La domenica a piedi

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MassimilianoVitelli POMEZIA Servizi stagionali a Campo Ascolano. Gli abitanti della frazione di Pomezia che sorge alle spalle dall'aeroporto militare di Pratica di Mare attendono con ansia l'estate. Non per andare al mare ma per tornare ad essere collegati con il resto del mondo. Durante l'inverno, infatti, lasciare il piccolo centro abitato con i mezzi pubblici è davvero un'impresa. Se poi al disagio dei trasporti si aggiunge l'assenza di un presidio delle forze dell'ordine e la carenza di scuole e asili nido, il quadro è completo. Le linee messe a disposizione da Atac sono due. La 061, che collega Campo Ascolano alla stazione Lido Centro di Ostia, e la 070 che porta a Roma. A sentire i residenti, però, il servizio è insufficiente. «Per colpa dei collegamenti non trovo lavoro, - spiega Natalia - L'autobus 061 passa ogni ora e mezza e capita anche che salti qualche corsa». Chi lavora a Roma, invece, deve trovarsi un'occupazione esclusivamente feriale. «Nei week-end e nei giorni festivi lo 070 non effettua il servizio - dice Sabrina - Per andare a Roma con i mezzi pubblici occorre quindi arrivare a Ostia oppure a Pomezia e da lì prendere altri autobus e treni. Ci si impiegano almeno tre ore, un incubo». Con l'estate arriverà un terzo collegamento, lo 070 «linea mare», che farà la spola tra Campo Ascolano e la stazione Cristoforo Colombo della Roma-Lido, a Ostia. Praticamente un servizio-navetta che si riempirà di bagnanti con sdraio, borse e ombrelloni e che terminerà comunque a settembre. C'è poi il problema della sicurezza «Siamo abbandonati - accusa Fabrizio – La caserma dei carabinieri più vicina è a Torvajanica». «Mancano pure scuole e asili - interviene mamma Helga - Ci stiamo organizzando per chiedere i permessi necessari ad aprire strutture private ma questa non può essere la soluzione».

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