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In arrivo nuove prove contro Winston

Il filippino Winston Manuel Reyes

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Non solo il suo sangue sul lenzuolo attorno al collo della contessa Alberica Filo della Torre. Potrebbero esserci anche altre tracce genetiche lasciate dall'ex domestico filippino sulla scena del delitto dell'Olgiata, la mattina del 10 luglio 1991. In quattro anni di indagini, i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci hanno raccolto numerosi reperti, non solo a Roma. Sinora gli specialisti del Ris hanno tirato fuori la macchia di sangue di due centimentri di diametro che Winston avrebbe impresso da una ferita al gomito sinistro. La causa? Lui ha tirato in ballo i lavori di giardinagggio nella villa. Ma la versione potrebbe essere anche un'altra: una colluttazione con la contessa nella camera da letto. E allora. Il sangue è rimasto solo sul lenzuolo o ha macchiato anche altre superifici? A sostegno del provvedimento di fermo del filippino è bastato il liquido ematico sul tessuto. Ma i test biologici non sono finiti. Se la difesa dell'ex domestico dovesse concentrarsi a smontare la prova sinora ritenuta «regina» non è escluso che dagli altri reperti emergano nuovi elementi, tracce di dna, in grado di blindare la confessione resa dall'indagato in carcere al pubblico ministero Maria Francesca Loy e al dirigente della sezione Omicidi del Nucleo, il colonnello Bruno Bellini. Insomma, la battaglia legale potrebbe riservare altri colpi di scena. Intanto ieri a Regina Coeli gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile hanno avuto un colloquio con il loro assistito Manuel Winston Reves. «Siamo all'anno zero, stiamo incominciando adesso un lavoro lungo e complesso, non possiamo fare commenti». Non è escluso che i difensori stiano prendendo in esame la possibilità di presentare una richiesta di scarcerazione o di incidente probatorio sulla «prova regina». Gli inquirenti proseguono gli interrogatori. Ieri è stata la volta di Ancheta Remedios, domestica che lavorò a casa Mattei tra l'aprile e il giugno 1991. La donna, come riportato anche nel decreto di fermo di Winston, era a conoscenza del fatto che il filippino avesse chiesto prestiti di denaro alla Filo della Torre. Le testimonianze raccolte dai carabinieri del Nucleo investigativo hanno lasciato sostanzialmente invariato l'impianto accusatorio nei confronti di Winston. L'agenda fitta di testimoni che i militari vogliono riascoltare fa parte della revisione dal caso Olgiata. Con una premessa: è possibile che quella mattina, in una villa già affollata da operai e domestici, nessuno abbia visto o sentito niente, e l'assassino sia entrato e uscito senza incontrare qualcuno? Oppure c'è chi ha capito e per vent'anni ha taciuto assieme a lui?

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